Investing.com – La sterlina ha recuperato contro il dollaro questo lunedì, staccandosi dal minimo della sessione dopo i dati positivi relativi al settore manifatturiero del Regno Unito; tuttavia il sentimento rimane sotto pressione nei timori per la crisi del debito nella zona euro.
Nella mattinata europea il cambio GBP/USD ha toccato 1,5642, il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,5669, in calo dello 0,22%.
Supporto a 1,5614, minimo del 19 giugno e resistenza a 1,5770, il massimo del 23 maggio.
La sterlina resta supportata dai dati ufficiali che hanno mostrato che il settore manifatturiero nel Regno Unito è migliorato a giugno, ma le condizioni restano fragili.
L’indice PMI manifatturiero è salito a 48,6 a giungo da una lettura di 45,9 a maggio, ma è rimasto al di sotto del livello di 50 che separa crescita da contrazione. Gli analisti avevano previsto un alettura a 46,7.
Ma i timori sull’economia della zona euro sono riemersi dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che il tasso di disoccupazione nell’area dell’euro è salito ad un record dell’11,1 maggio contro l’11% di aprile.
Un secondo report ha mostrato che l’indice PMI manifatturiero della zona euro è salito a 45,1 a giungo, contro la lettura preliminare di 44,8, stabile alla lettura più bassa dal giugno 2009.
Gli investitori restano cauti sull’efficacia a lungo termine dell’accordo europeo per allentare la crisi del debito nella zona euro, e nell’incertezza su come e quando i leader UE metteranno in pratica le nuove misure decise.
Venerdì i leader UE hanno convenuto di utilizzare i fondi per il salvataggio internazionale per supportare direttamente le banche, senza pesare ulteriormente sul debito nazionale, per acquistare debito allo scopo di arrestare la corsa dei rendimenti.
I leader hanno stabilito inoltre di formare un organismo di controllo bancario per l’area dell’euro.
La sterlina è salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,26% a 0,8042.
Nel corso della giornata negli USA l’ISM rilascerà i dati sull’attività del settore manifatturiero.
Nella mattinata europea il cambio GBP/USD ha toccato 1,5642, il minimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 1,5669, in calo dello 0,22%.
Supporto a 1,5614, minimo del 19 giugno e resistenza a 1,5770, il massimo del 23 maggio.
La sterlina resta supportata dai dati ufficiali che hanno mostrato che il settore manifatturiero nel Regno Unito è migliorato a giugno, ma le condizioni restano fragili.
L’indice PMI manifatturiero è salito a 48,6 a giungo da una lettura di 45,9 a maggio, ma è rimasto al di sotto del livello di 50 che separa crescita da contrazione. Gli analisti avevano previsto un alettura a 46,7.
Ma i timori sull’economia della zona euro sono riemersi dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che il tasso di disoccupazione nell’area dell’euro è salito ad un record dell’11,1 maggio contro l’11% di aprile.
Un secondo report ha mostrato che l’indice PMI manifatturiero della zona euro è salito a 45,1 a giungo, contro la lettura preliminare di 44,8, stabile alla lettura più bassa dal giugno 2009.
Gli investitori restano cauti sull’efficacia a lungo termine dell’accordo europeo per allentare la crisi del debito nella zona euro, e nell’incertezza su come e quando i leader UE metteranno in pratica le nuove misure decise.
Venerdì i leader UE hanno convenuto di utilizzare i fondi per il salvataggio internazionale per supportare direttamente le banche, senza pesare ulteriormente sul debito nazionale, per acquistare debito allo scopo di arrestare la corsa dei rendimenti.
I leader hanno stabilito inoltre di formare un organismo di controllo bancario per l’area dell’euro.
La sterlina è salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,26% a 0,8042.
Nel corso della giornata negli USA l’ISM rilascerà i dati sull’attività del settore manifatturiero.