Investing.com – La sterlina ha cancella to le recenti perdite contro il dollaro, rimbalzando dal minimo di 6 giorni, dopo i dati positivi sulle vendite al dettaglio della zona euro, nonostante i timori per lo swap del debito greco che hanno continuato a pesare.
Nel pomeriggio degli scambi europei, il cambio GBP/USD è rimbalzato da 1,5787, il minimo dal 24 febbraio, a 1,5879, il massimo dal 20 febbraio.
Supporto a 1,5758, minimo del 13 febbraio e resistenza a 1,5879, massimo del 20 febbraio.
I dati ufficiali hanno mostrato che le vendite al dettaglio nella zona euro sono salite inaspettatamente a gennaio, salendo per la prima volta dopo 5 mesi.
Il report ha fatto seguito ai dati che hanno mostrato che la fiducia dei consumatori nella zona euro, è aumentata meno del previsto questo mese, restando in territorio negativo per l’ottavo mese consecutivo.
Intanto il sentimento è rimasto sotto pressione, in attesa della scadenza dell’8 marzo per i titolari dei bond per aderire all’accordo secondo il quale scambieranno gli attuali titoli di stato greci con un accordo swap.
Un fallimento dell’accordo rigetterebbe il paese in un caotico default del debito sovrano.
Nel Regno Unito i dati di febbraio hanno segnato un aumento sostenuto, sebbene al passo più basso degli ultimi 3 mesi, spingendo le speranze che l’economia non scivolerà in una recessione nel primo trimestre.
L’indice dei responsabili degli acquisti Markit/CIPS è sceso di 2 punti a 53,8 destagionalizzato a febbraio contro il 56,0 di gennaio. Gli analisti si aspettavano per febbraio un calo di 1,0 punto a 55,0.
La sterlina è scesa leggermente contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,02% a 0,8342.
Nel corso della giornata, gli USA pubblicheranno i dati sugli ordini industriali, mentre l’Institute for Supply Management pubblicherà i dati sulla crescita del settore terziario.
Nel pomeriggio degli scambi europei, il cambio GBP/USD è rimbalzato da 1,5787, il minimo dal 24 febbraio, a 1,5879, il massimo dal 20 febbraio.
Supporto a 1,5758, minimo del 13 febbraio e resistenza a 1,5879, massimo del 20 febbraio.
I dati ufficiali hanno mostrato che le vendite al dettaglio nella zona euro sono salite inaspettatamente a gennaio, salendo per la prima volta dopo 5 mesi.
Il report ha fatto seguito ai dati che hanno mostrato che la fiducia dei consumatori nella zona euro, è aumentata meno del previsto questo mese, restando in territorio negativo per l’ottavo mese consecutivo.
Intanto il sentimento è rimasto sotto pressione, in attesa della scadenza dell’8 marzo per i titolari dei bond per aderire all’accordo secondo il quale scambieranno gli attuali titoli di stato greci con un accordo swap.
Un fallimento dell’accordo rigetterebbe il paese in un caotico default del debito sovrano.
Nel Regno Unito i dati di febbraio hanno segnato un aumento sostenuto, sebbene al passo più basso degli ultimi 3 mesi, spingendo le speranze che l’economia non scivolerà in una recessione nel primo trimestre.
L’indice dei responsabili degli acquisti Markit/CIPS è sceso di 2 punti a 53,8 destagionalizzato a febbraio contro il 56,0 di gennaio. Gli analisti si aspettavano per febbraio un calo di 1,0 punto a 55,0.
La sterlina è scesa leggermente contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,02% a 0,8342.
Nel corso della giornata, gli USA pubblicheranno i dati sugli ordini industriali, mentre l’Institute for Supply Management pubblicherà i dati sulla crescita del settore terziario.