Investing.com - La sterlina mantiene i guadagni contro il dollaro questo giovedì, e resta vicina al massimo di sette settimane dopo il rilascio di dati positivi sulla disoccupazione USA e dopo l’allentamento della Banca del Giappone che continua a sopportare il rischio.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5409, il massimo dal 20 febbraio; successivamente il cambio si è attestato a 1,5390, in salita dello 0,41%.
Supporto a 1,5317, minimo della seduta e resistenza a 1,5503, massimo del 19 febbraio.
Negli USA, in un report il Dipartimento per il Lavoro ha dichiarato che il numero di richiedenti sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana scorsa è sceso di 42.000 unità, ad un destagionalizzato 346.000, contro le aspettative di un calo di 23.000 a 365.000.
Le richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana scorsa sono state riviste a 388.000 dall’aumento precedentemente riportato di 385.000.
I dati hanno allentato i timori che la ripresa nel mercato del lavoro stesse perdendo il suo slancio, dopo i dati sull’occupazione non agricola molto inferiori rispetto alle previsioni a marzo.
Mercoledì il Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda ha dichiarato ieri che la banca è pronta ad aumentare il programma di stimolo se necessario per raggiungere il target di inflazione del 2%.
L’Italia ha visto scendere i rendimenti dei titoli durante un’asta di titoli di stato, con le misure di stimolo monetario del Giappone che hanno spinto gli investitori a cercare investimenti a più alto rendimento, mettendo da parte i timori sull’incertezza politica nel paese.
La sterlina è salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,10% a 0,8517.
Sempre oggi gli Stati Uniti hanno rilasciato i dati sui prezzi all’importazione, che hanno confermato il previsto calo dello 0,5% a marzo.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5409, il massimo dal 20 febbraio; successivamente il cambio si è attestato a 1,5390, in salita dello 0,41%.
Supporto a 1,5317, minimo della seduta e resistenza a 1,5503, massimo del 19 febbraio.
Negli USA, in un report il Dipartimento per il Lavoro ha dichiarato che il numero di richiedenti sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana scorsa è sceso di 42.000 unità, ad un destagionalizzato 346.000, contro le aspettative di un calo di 23.000 a 365.000.
Le richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana scorsa sono state riviste a 388.000 dall’aumento precedentemente riportato di 385.000.
I dati hanno allentato i timori che la ripresa nel mercato del lavoro stesse perdendo il suo slancio, dopo i dati sull’occupazione non agricola molto inferiori rispetto alle previsioni a marzo.
Mercoledì il Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda ha dichiarato ieri che la banca è pronta ad aumentare il programma di stimolo se necessario per raggiungere il target di inflazione del 2%.
L’Italia ha visto scendere i rendimenti dei titoli durante un’asta di titoli di stato, con le misure di stimolo monetario del Giappone che hanno spinto gli investitori a cercare investimenti a più alto rendimento, mettendo da parte i timori sull’incertezza politica nel paese.
La sterlina è salita contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,10% a 0,8517.
Sempre oggi gli Stati Uniti hanno rilasciato i dati sui prezzi all’importazione, che hanno confermato il previsto calo dello 0,5% a marzo.