Investing.com - Il dollaro americano continua a scendere contro il franco svizzero nella giornata di giovedì, in seguito al rilascio di dati USA che mostrano l’aumento dell’indice depurato dei prezzi al consumo, salito al suo ritmo più veloce dell’ultimo anno a gennaio, ma l'aumento è stato abbastanza forte da suggerire un accumulo delle pressioni inflazionistiche.
Il cambio USD/CHF ha raggiunto quota 0,9512 durante il pomeriggio degli scambi europei, il minimo dal 4 febbraio, assestandosi successivamente a 0,9524, in calo dello 0,73%.
Sostegno a 0,9448, minimo del 4 febbraio e resistenza a 0,9738, massimo di mercoledì.
Il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il suo indice depurato dei prezzi al consumo, che esclude i prodotti alimentari e l’energia, è aumentato dello 0,2%, il maggior guadagno dall’ottobre 2009, dopo un aumento dello 0,1% a dicembre. Gli economisti avevano atteso un aumento dello 0,1% dell’indice depurato dei prezzi al consumo a dicembre.
L’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,4% dopo un incremento dello stesso margine nel mese di dicembre. Alimentari ed energia hanno rappresentato i due terzi della crescita complessiva nel CPI. Gli economisti avevano previsto il mese scorso un aumento dell’indice dei prezzi al consumo dello 0,3%.
Nonostante l'aumento leggermente al di sopra delle aspettative nel mese di gennaio, la relazione sull’indice dei prezzi al consumo tende a sostenere la tesi della Federal Reserve che vede il livello dell'inflazione troppo basso.
Nel frattempo, il dollaro è salito contro l'euro, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,05% a 1,366.
Sempre nella giornata di giovedì, il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che, la scorsa settimana, ha presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti è salito più del previsto.
Il cambio USD/CHF ha raggiunto quota 0,9512 durante il pomeriggio degli scambi europei, il minimo dal 4 febbraio, assestandosi successivamente a 0,9524, in calo dello 0,73%.
Sostegno a 0,9448, minimo del 4 febbraio e resistenza a 0,9738, massimo di mercoledì.
Il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il suo indice depurato dei prezzi al consumo, che esclude i prodotti alimentari e l’energia, è aumentato dello 0,2%, il maggior guadagno dall’ottobre 2009, dopo un aumento dello 0,1% a dicembre. Gli economisti avevano atteso un aumento dello 0,1% dell’indice depurato dei prezzi al consumo a dicembre.
L’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,4% dopo un incremento dello stesso margine nel mese di dicembre. Alimentari ed energia hanno rappresentato i due terzi della crescita complessiva nel CPI. Gli economisti avevano previsto il mese scorso un aumento dell’indice dei prezzi al consumo dello 0,3%.
Nonostante l'aumento leggermente al di sopra delle aspettative nel mese di gennaio, la relazione sull’indice dei prezzi al consumo tende a sostenere la tesi della Federal Reserve che vede il livello dell'inflazione troppo basso.
Nel frattempo, il dollaro è salito contro l'euro, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,05% a 1,366.
Sempre nella giornata di giovedì, il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che, la scorsa settimana, ha presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti è salito più del previsto.