“Il mercato azionario è una macchina che serve a trasferire denaro dagli impazienti ai pazienti", è una della più celebri frasi di Warren Buffett. Insomma, sui mercati serve avere pazienza. Un concetto semplice ed efficace che, tuttavia, spesso risulta estremamente difficile da mettere in pratica.
A dimostrarlo c’è l’ultimo calo di NVIDIA (NASDAQ:NVDA), il titolo del momento, che tutti vogliono ed elogiano, salvo poi vendere in fretta e furia e gridare allo scoppio della bolla di fronte alle prime difficoltà, dopo che si è scelto di comprare quell’azione nonostante il prezzo sia quadruplicato nell’ultimo anno.
Ed ecco che risuona un altro mantra dell’Oracolo di Omaha: “Il prezzo è ciò che paghi. Il valore è ciò che ottieni”.
Se un negozio quadruplicasse i prezzi in un anno, chi non andrebbe in cerca di un’altra bottega che offre merce pur sempre di valore ma più conveniente? Altrimenti, se si accetta di pagare quel prezzo è perché si è convinti che effettivamente corrisponda al valore reale del prodotto.
Eppure, sui mercati funziona spesso al contrario. Tutti comprano un titolo, i prezzi si alzano e l’avidità porta le persone a volerne sempre di più. (“Sii timoroso quando gli altri sono avidi e avido quando gli altri sono timorosi”, per citare nuovamente il proprietario della Berkshire Hathaway (NYSE:BRKa)).
È per questo che si parla dell’emotività dei mercati, che, in quanto basati su aziende che sono formate da persone, vivono degli stessi sentimenti tipici della vita umana: paura, euforia, avidità…
Le azioni Nvidia sono in crescita di oltre il 140% da inizio anno - Fonte: Investing.com
Ora, come evidente dal grafico qui sopra, chi si trova in perdita con le azioni di Nvidia - e sono in molti a giudicare dai commenti che riempiono i forum - deve aver per forza acquistato il titolo dopo metà maggio.
E allora, le possibilità sono due:
- si è convinti che l’azione valga più del prezzo attuale e per ragion di logica si dovrebbe tenere
- ci si è fatti trascinare dall’euforia e si deve scegliere se vendere in perdita o aspettare, con pazienza, un rimbalzo del titolo
In ogni caso, qualche mese, ma anche pochi anni, non rappresentano un arco di tempo sufficiente per valutare un investimento.
Dunque, non ci sono tante alternative: sopportare una perdita, ammettendo l’errore, o avere pazienza, assumendosi il rischio delle proprie scelte. E non c’è per forza una soluzione giusta, ognuno ha i propri obiettivi e le proprie ragioni che non possono valere per tutti.
Anche Buffett recentemente ha perso qualche miliardo di dollari vendendo le azioni Apple (NASDAQ:AAPL) prima dell’ultimo balzo. Può trattarsi di un errore, di strategia o di necessità. Ciò che è fondamentale, per distinguersi dai tanti che perdono soldi sui mercati, è farsi trovare preparati, in modo da non doversi preoccupare dell’andamento dell’inflazione, delle decisioni delle banche centrali o dell’indagine dell’Antitrust su Nvidia.
Come si fa?
Ad esempio calcolando le proprie disponibilità, ponendosi degli obiettivi da raggiungere, definendo un arco temporale e testando la propria predisposizione al rischio e ad affrontare le perdite.
Infine, per concludere sempre con una massima di Buffett: “Il rischio deriva dal non sapere cosa stai facendo”. Comprare tanto per comprare, perché lo fanno tutti vuol dire giocare d’azzardo. Bisogna sapere ciò che si acquista, altrimenti è consigliabile affidarsi a un professionista, oppure, come qualche anno fa lo stesso Buffett suggerì alla superstar dell’NBA LeBron James, meglio “fare investimenti mensili in fondi indicizzati a basso costo”.
In sostanza, se non sei Warren Buffett, non illuderti di riuscire a battere il mercato.
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