Investing.com - Il dollaro neozelandese sale al massimo di due settimane contro il cugino statunitense questo giovedì, incoraggiato dalla pubblicazione dei dati migliori del previsto sul settore manifatturiero cinese, mentre i riflettori sono puntati sui report economici statunitensi.
Il cambio NZD/USD ha toccato 0,6429 alla chiusura degli scambi asiatici, il massimo dal 18 settembre; successivamente il cambio si è attestato a 0,6405, su dello 0,13%.
Supporto a 0,6287, il minimo di martedì e resistenza a 0,6459, il massimo del 18 settembre.
Questa mattina i dati hanno rivelato che l’indice dei direttori acquisti per il settore manifatturiero cinese è salito a 49,8 a settembre da 49,7 del mese precedente. Gli analisti si aspettavano che l’indice scendesse a 49,6 il mese scorso.
La Cina è il secondo principale partner per le esportazioni della Nuova Zelanda.
Intanto, sui mercati cresce l’attesa per i report USA sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione e sull’attività del settore manifatturiero, previsti nel corso della giornata, in un clima di incertezza circa l’eventualità che la Federal Reserve alzi i tassi di interesse entro la fine dell’anno.
Il biglietto verde si è rafforzato grazie ai dati di ieri dell’azienda di elaborazione buste paga ADP secondo cui l’occupazione non agricola privata USA è cresciuta di 200.000 unità il mese scorso, ben al di sopra dei 194.000 nuovi posti di lavoro previsti.
Il “kiwi” scende contro il dollaro australiano, con la coppia AUD/NZD su dello 0,43% a 1,1015.