Investing.com - Il dollaro neozelandese è sceso al minimo di 5 mesi contro la controparte statunitense, per via di una maggiore avversione al rischio dovuta alla situazione greca ed i dati economici cinesi deboli che hanno spinto la richiesta del biglietto verde come valuta rifugio.
Il cambio NZD/USD ha toccato venerdì 0,7809, il minimo dal 9 gennaio; la coppia successivamente si è attestata a 0,7824 alla chiusura dei mercati, in calo dell’1,27% rispetto alla settimana.
Supporto a 0,7775, minimo del 9 gennaio e resistenza a 0,7878, massimo di venerdì.
Il sentimento del mercato è andato sotto pressione, nella crescente convinzione che le nuove elezioni in Grecia siano inevitabili, visto il fallimento dei tentativi di formare una coalizione.
Venerdì, Alexis Tsipras, capo della Syriza, partito anti –salvataggio greco, ha rigettato una coalizione con i Socialisti e Conservatori, alimentando i timori per il rispetto delle condizioni dell’accordo di salvataggio internazionale di 130 miliardi di euro.
L’agenzia di rating Fitch ha avvertito venerdì che avrebbe posto il rating di tutti i membri della zona euro sotto revisione per possibili downgrade se la Grecia dovesse uscire dalla zona euro a causa della sua attuale crisi.
Nel frattempo, la speculazione sull’acciaccato sistema bancario della Spagna e sula capacità del governo di tagliare uno dei più grandi deficit nell'area dell'euro ha pesato sul sentimento del mercato.
Il sentimento sul dollaro neozelandese ha risentito dei dati sulla produzione cinese di aprile inferiori al previsto, che hanno acceso i timori per un rallentamento della domanda di materie prime. La Cina è il secondo partner commerciale della Nuova Zelanda.
Il biglietto verde ha ricevuto il supporto dai dati USA che mostrano un aumento della fiducia dei consumatori al massimo di più di 4 anni a maggio.
In un report l’Università del Michigan ha dichiarato che il sentimento dell’indice dei consumatori è salito a 77,8 a maggio, da un dato di 76,4 ad aprile. Gli analisti si aspettavano che l’indice rimanesse invariato a maggio.
Un report separato ha mostrato che l’IPC negli USA è sceso inaspettatamente ad Aprile.
Nella prossima settimana, gli investitori osserveranno gli sviluppi in Grecia nonché i primi colloqui tra il nuovo presidente francese Francois Hollande e il cancelliere tedesco Angela Merkel, nel timore l’orientamento di Hollande sulla crescita piuttosto che sulle misure di austerità come mezzo per affrontare la zona euro crisi, possano innescare tensioni con la Germania.
Inoltre, gli Stati Uniti produrranno i dati del governo sulle vendite al dettaglio e l'inflazione, mentre la Federal Reserve pubblicherà i verbali della riunione di politica di questo mese.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 14 maggio
La Nuova Zelanda produrrà i dati sulle vendite al dettaglio, il primo indicatore della spesa dei consumatori, che rappresenta la maggior parte dell’attività economica.
Nel corso della giornata di lunedì gli Stati Uniti produrranno una relazione sulle insolvenze ipotecarie, un segnale importante della salute del mercato immobiliare.
Martedì 15 maggio
Gli Stati Uniti produrranno i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio e sull’IPC che rappresenta la voce principale dell’inflazione. Sono attesi inoltre dei report sull’attività manifatturiera di New York e sulle transazioni in titoli USA a lungo termine e sugli inventari business.
Mercoledì 16 maggio
Gli USA pubblicheranno i dati sulle concessioni edilizie ed i nuovi cantieri, seguiti dai dati della Federal Reserve sul tasso di utilizzo e sulla capacità industriale. Il governo rilascerà inoltre i dati
sulle scorte di greggio in vista del rilascio dei verbali dell’ultima riunione di politica della Federal Reserve.
Giovedì 17 maggio
La Nuova Zelanda produrrà i dati sull’IPP, un indicatore importate dell’inflazione al consumo.
Nel frattempo gli USA rilasceranno i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, seguiti da un report sull’attività manifatturiera di Philadelphia.
Venerdì 18 maggio
I membri del Gruppo delle Otto nazioni inizieranno i negoziati a Camp David, ospitati dal Presidente USA Barak Obama.