Investing.com - Il dollaro neozelandese ha chiuso la settimana al massimo di due giorni contro la sua controparte statunitense venerdì, recuperando alcune delle perdite nella settimana dopo gli sviluppi positivi nel superamento crisi finanziaria nella zona euro.
Il cambio NZD/USD ha toccato 0,8057 giovedì, il minimo dal 25 gennaio, la coppia successivamente si è attestata a 0,8179 alla chiusura degli scambi di venerdì, in calo dello 0,88% sulla settimana.
Sostegno a 0,8057, il minimo del 22 marzo e resistenza a 0,8245, massimo del 13 marzo.
Il sentimento è migliorato venerdì, dopo che i ministri delle finanze della zona euro hanno dichiarato di essere vicini ad un accordo su un fondo combinato di salvataggio di 700 miliardi di euro.
Nel frattempo, i dati del settore hanno mostrato che le vendite di case nuove negli Stati Uniti sono scese dell’1,6%, a 313.000 annuo, il minimo dal ottobre, da 318.000 di gennaio e contro le aspettative di un aumento a 325.000.
Intanto il sentimento sul dollaro resta fermo, dopo il miglioramento della visione della Fed sul recupero dell’economia USA, che ha spinto gli investitori a ridimensionare le aspettative verso un nuovo round di allentamento quantitativo da parte della banca centrale.
Le previsioni USA sono state spinte dai dati di giovedì, che mostrano che le istanze di sussidio di disoccupazione la scorsa settimana è sceso al minimo dal febbraio 2008.
In un rapporto, il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana terminata il 17 marzo febbraio è sceso di 5.000, ad un destagionalizzato 348.000 contro le previsioni di un calo di 3.000 a 350.000.
I dati della settimana precedente sono stati rivisti a
353.000 da 351.000.
Il kiwi p sceso al minimo di 2 mesi contro il dollaro dopo che in Nuova Zelanda il PIL è salito meno del previsto nel 4° trimestre, segnando + 0,3% dopo un aumento dello 0,7% nel trimestre precedente.
Gli analisti si attendevano un aumento del PIL dello 0,6% nel quarto trimestre.
Il sentimento ha anche risentito dei dati che mostrano che l’indice PMI preliminare HSBC del settore manifatturiero cinese è sceso a 48,1 a marzo, da una lettura di 49,6 nel mese precedente, per via del calo dei nuovi ordini al minimo da novembre.
I dati sottolineano i timori su un possibile rallentamento della crescita nella seconda economia mondiale.
Nella prossima settimana, i mercati attenderanno il meeting di venerdì dei ministri delle finanze della zona euro, per discutere la capacità del fondo permanente di salvataggio, il Fondo europeo di stabilità Finanziaria.
Intanto gli USA rilasceranno i dati sulla fiducia dei consumatori, le vendite di case in corso e la produzione industriale, dati che saranno osservati per valutare la forza della ripresa USA.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno possono incidere sui mercati.
Lunedì 26 marzo
La Nuova Zelanda rilascerà i dati ufficiali sulla bilancia commerciale, la differenza di valore tra i beni importati ed esportati.
Il presidente della Federal Reserve Chairman Ben Bernanke interverrà alla conferenza della National Association for Business Economists 2012. gli USA rilasceranno i dati sulle vendite di case in corso, importante dato della salute dell’economia.
Martedì 27 marzo
Gli Stati Uniti produrranno un report sull’indice dei prezzi delle abitazioni Standard & Poor / Case Shiller composite-20 House Report, nonché i dati sulla fiducia dei consumatori.
Nel corso della giornata, il presidente della Fed Bernanke è atteso per la terza parte di una lezione dal titolo “La Federal Reserve e il suo ruolo nell'economia di oggi” presso la George Washington University School of Business, a Washington.
Mercoledì 28 marzo
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sugli ordinativi di beni durevoli, un indicatore importante della produzione, seguito dai dati ufficiali sulle scorte di greggio.
Giovedì 29 marzo
La Reserve Bank della Nuova Zelanda rilascerà i dati sulla fiducia delle attività.
Negli Stati Uniti saranno rilasciati i dati ufficiali sulle domande di disoccupazione, un indicatore chiave della salute economica, insieme ai dati sul PIL del 4° trimestre. Sono attese le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve Chairman Ben Bernanke.
Venerdì 30 marzo
La Nuova Zelanda rilascerà i dati sulle concessioni edilizie, un dato importante sulla futura attività di costruzione.
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con i dati sulle spese ed i consumi personali, insieme ai dati PMI di Chicago. Inoltre, l’Università del Michigan rilascerà i dati rivisti sulla fiducia dei consumatori.
Il cambio NZD/USD ha toccato 0,8057 giovedì, il minimo dal 25 gennaio, la coppia successivamente si è attestata a 0,8179 alla chiusura degli scambi di venerdì, in calo dello 0,88% sulla settimana.
Sostegno a 0,8057, il minimo del 22 marzo e resistenza a 0,8245, massimo del 13 marzo.
Il sentimento è migliorato venerdì, dopo che i ministri delle finanze della zona euro hanno dichiarato di essere vicini ad un accordo su un fondo combinato di salvataggio di 700 miliardi di euro.
Nel frattempo, i dati del settore hanno mostrato che le vendite di case nuove negli Stati Uniti sono scese dell’1,6%, a 313.000 annuo, il minimo dal ottobre, da 318.000 di gennaio e contro le aspettative di un aumento a 325.000.
Intanto il sentimento sul dollaro resta fermo, dopo il miglioramento della visione della Fed sul recupero dell’economia USA, che ha spinto gli investitori a ridimensionare le aspettative verso un nuovo round di allentamento quantitativo da parte della banca centrale.
Le previsioni USA sono state spinte dai dati di giovedì, che mostrano che le istanze di sussidio di disoccupazione la scorsa settimana è sceso al minimo dal febbraio 2008.
In un rapporto, il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana terminata il 17 marzo febbraio è sceso di 5.000, ad un destagionalizzato 348.000 contro le previsioni di un calo di 3.000 a 350.000.
I dati della settimana precedente sono stati rivisti a
353.000 da 351.000.
Il kiwi p sceso al minimo di 2 mesi contro il dollaro dopo che in Nuova Zelanda il PIL è salito meno del previsto nel 4° trimestre, segnando + 0,3% dopo un aumento dello 0,7% nel trimestre precedente.
Gli analisti si attendevano un aumento del PIL dello 0,6% nel quarto trimestre.
Il sentimento ha anche risentito dei dati che mostrano che l’indice PMI preliminare HSBC del settore manifatturiero cinese è sceso a 48,1 a marzo, da una lettura di 49,6 nel mese precedente, per via del calo dei nuovi ordini al minimo da novembre.
I dati sottolineano i timori su un possibile rallentamento della crescita nella seconda economia mondiale.
Nella prossima settimana, i mercati attenderanno il meeting di venerdì dei ministri delle finanze della zona euro, per discutere la capacità del fondo permanente di salvataggio, il Fondo europeo di stabilità Finanziaria.
Intanto gli USA rilasceranno i dati sulla fiducia dei consumatori, le vendite di case in corso e la produzione industriale, dati che saranno osservati per valutare la forza della ripresa USA.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno possono incidere sui mercati.
Lunedì 26 marzo
La Nuova Zelanda rilascerà i dati ufficiali sulla bilancia commerciale, la differenza di valore tra i beni importati ed esportati.
Il presidente della Federal Reserve Chairman Ben Bernanke interverrà alla conferenza della National Association for Business Economists 2012. gli USA rilasceranno i dati sulle vendite di case in corso, importante dato della salute dell’economia.
Martedì 27 marzo
Gli Stati Uniti produrranno un report sull’indice dei prezzi delle abitazioni Standard & Poor / Case Shiller composite-20 House Report, nonché i dati sulla fiducia dei consumatori.
Nel corso della giornata, il presidente della Fed Bernanke è atteso per la terza parte di una lezione dal titolo “La Federal Reserve e il suo ruolo nell'economia di oggi” presso la George Washington University School of Business, a Washington.
Mercoledì 28 marzo
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sugli ordinativi di beni durevoli, un indicatore importante della produzione, seguito dai dati ufficiali sulle scorte di greggio.
Giovedì 29 marzo
La Reserve Bank della Nuova Zelanda rilascerà i dati sulla fiducia delle attività.
Negli Stati Uniti saranno rilasciati i dati ufficiali sulle domande di disoccupazione, un indicatore chiave della salute economica, insieme ai dati sul PIL del 4° trimestre. Sono attese le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve Chairman Ben Bernanke.
Venerdì 30 marzo
La Nuova Zelanda rilascerà i dati sulle concessioni edilizie, un dato importante sulla futura attività di costruzione.
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con i dati sulle spese ed i consumi personali, insieme ai dati PMI di Chicago. Inoltre, l’Università del Michigan rilascerà i dati rivisti sulla fiducia dei consumatori.