Forex – La sterlina ha esteso le perdite contro il dollaro questo mercoledì, tra timori sulla crisi del debito della zona euro ed i che confermano una contrazione nel quarto trimestre dell’economia britannica.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5095, il minimo dal 21 marzo per attestarsi successivamente a 1,5104, in calo dello 0,37%.
Supporto a 1,5026, minimo del 20 marzo e resistenza a 1,5180, massimo della seduta.
Il sentimento degli investitori è stato colpito dai timori sulla capacità dell’Italia di formare un governo, dopo che i media hanno riportato le dichiarazioni del leader della coalizione di sinistra, Pier Luigi Bersani, il quale ha affermato che solo un “insano di mente” vorrebbe governare l’Italia.
Stamane la domanda ad un’asta di titoli italiani è stata piuttosto contenuta, nei timori degli investitori per lo stallo politico in corso.
Tra gli investitori resta il timore che l’accordo per il salvataggio di Cipro possa creare un precedente per i prossimi salvataggi dei paesi della zona euro con problemi finanziari.
In un report l’ONS - l’ufficio di statistica britannico - ha dichiarato che l’economia britannica si è contratta dello 0,3% nel trimestre terminato a dicembre, confermando la precedente stima degli economisti.
La crescita per il 2012 è stata rivista allo 0,2%, rispetto ad una precedente stima di crescita dello 0,3%.
La sterlina è salita contro l’euro, con EUR/GBP giù dello 0,31% a 0,8457.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno i dati sulle vendite di case nuove e sulle scorte di greggio.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,5095, il minimo dal 21 marzo per attestarsi successivamente a 1,5104, in calo dello 0,37%.
Supporto a 1,5026, minimo del 20 marzo e resistenza a 1,5180, massimo della seduta.
Il sentimento degli investitori è stato colpito dai timori sulla capacità dell’Italia di formare un governo, dopo che i media hanno riportato le dichiarazioni del leader della coalizione di sinistra, Pier Luigi Bersani, il quale ha affermato che solo un “insano di mente” vorrebbe governare l’Italia.
Stamane la domanda ad un’asta di titoli italiani è stata piuttosto contenuta, nei timori degli investitori per lo stallo politico in corso.
Tra gli investitori resta il timore che l’accordo per il salvataggio di Cipro possa creare un precedente per i prossimi salvataggi dei paesi della zona euro con problemi finanziari.
In un report l’ONS - l’ufficio di statistica britannico - ha dichiarato che l’economia britannica si è contratta dello 0,3% nel trimestre terminato a dicembre, confermando la precedente stima degli economisti.
La crescita per il 2012 è stata rivista allo 0,2%, rispetto ad una precedente stima di crescita dello 0,3%.
La sterlina è salita contro l’euro, con EUR/GBP giù dello 0,31% a 0,8457.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno i dati sulle vendite di case nuove e sulle scorte di greggio.