Investing.com – Il dollaro è scesa al minimo di 6 settimane contro la controparte canadese questo martedì, dopo i forti guadagni del petrolio cha hanno spinto al moneta canadese; tuttavia gli investitori sono rimasti cauti in attesa degli eventi previsti nel corso della settimana.
Nelle prime fasi degli scambi USA il cambio USD/CAD ha toccato 1,0140 il minimo dal 18 maggio; il cambio successivamente si è attestato a 1,0145, in calo dello 0,25%.
Supporto a 1,0103, minimo del 17 maggio e resistenza a 1,0200, massimo di lunedì.
I prezzi del petrolio hanno segnato un impennata, con i futures del greggio con consegna ad agosto scambiati sul New York Mercantile Exchange a 85,51 dollari al barile, in salita del 3,3%.
Le materie prime, tra cui il petrolio rappresentano la metà degli introiti provenienti dalle esportazioni canadesi.
Il biglietto verde è rimasto sotto pressione dopo che i dati di ieri hanno mostrato che il settore manifatturiero USA si è contratto per la prima volta a giugno dal 2009.
I dati hanno spinto la speculazione che la Federal Reserve possa implementare un terzi round di allentamento quantitativo per sostenere l’economia USA, colpita dalla crisi in corso nella zona euro.
Gli investitori osserveranno inoltre i meeting di politica monetaria della BoE e della BCE, entrambi previsti per questa settimana, nonché i dati sulle buste paghe non agricole che saranno rilasciati venerdì.
Il dollaro canadese, cosiddetto loonie, è salito leggermente contro l’euro, con EUR/CAD in calo dello 0,30% a 1,2751.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sugli ordinativi industriali.
Nelle prime fasi degli scambi USA il cambio USD/CAD ha toccato 1,0140 il minimo dal 18 maggio; il cambio successivamente si è attestato a 1,0145, in calo dello 0,25%.
Supporto a 1,0103, minimo del 17 maggio e resistenza a 1,0200, massimo di lunedì.
I prezzi del petrolio hanno segnato un impennata, con i futures del greggio con consegna ad agosto scambiati sul New York Mercantile Exchange a 85,51 dollari al barile, in salita del 3,3%.
Le materie prime, tra cui il petrolio rappresentano la metà degli introiti provenienti dalle esportazioni canadesi.
Il biglietto verde è rimasto sotto pressione dopo che i dati di ieri hanno mostrato che il settore manifatturiero USA si è contratto per la prima volta a giugno dal 2009.
I dati hanno spinto la speculazione che la Federal Reserve possa implementare un terzi round di allentamento quantitativo per sostenere l’economia USA, colpita dalla crisi in corso nella zona euro.
Gli investitori osserveranno inoltre i meeting di politica monetaria della BoE e della BCE, entrambi previsti per questa settimana, nonché i dati sulle buste paghe non agricole che saranno rilasciati venerdì.
Il dollaro canadese, cosiddetto loonie, è salito leggermente contro l’euro, con EUR/CAD in calo dello 0,30% a 1,2751.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sugli ordinativi industriali.