Investing.com - La sterlina è salita vicinissima al massimo di 6 anni questo lunedì e resta supportata sopra il livello dell’1,70 nelle aspettative di un aumento dei tassi del Regno Unito nella seconda metà dell’anno.
Il cambio GBP/USD è stabile a 1,7038, non lontana dai massimi di 1,7062 toccati il 19 giugno, il massimo dall’ottobre 2008.
Supporto a 1,6969, minimo di giovedì e resistenza a 1,7062.
I dati di venerdì hanno mostrato che il
prodotto interno lordo del Regno Unito è cresciuto dello 0,8% nel primo trimestre, in linea con le aspettative dei mercati. L’economia è cresciuta ad un tasso annuo del 3,0% nel primo trimestre, l’aumento più veloce dal 2007.
Stamane il Governatore della BoE Mark Carney ha dichiarato che è improbabile un ritorno dei tassi ai livelli pre-crisi del 5%, ma ci potrebbe essere un aumento del 2,5% per il primo trimestre del 2017.
Giovedì scorso la BoE ha annunciato dei nuovi test di sostenibilità sulle banche ed un tetto ai prestiti delle case giovedì, nel tentativo di evitare una destabilizzazione del mercato immobiliare nell’economia del Regno Unito.
La richiesta di sterlina continua ad essere sostenuta poiché le nuove misure non hanno alterato le aspettative che la Banca d’Inghilterra possa alzare i tassi di interesse prima delle altre banche centrali.
Il dollaro è rimasto piuttosto deboli dopo i dati della scorsa settimana che hanno mostrato una contrazione superiore al previsto del PIL statunitense, pari al 2,9% nel primo trimestre, dati che hanno alimentato la convinzione che la Fed possa tenere a lungo i tassi invariati.
L’attenzione degli investitori è rivolta al report sull’occupazione non agricola statunitense, previsto per giovedì, in anticipo di un giorno, per avere ulteriori indicazioni sulla forza del mercato del lavoro.
La sterlina è pressoché invariata contro l’euro, con EUR/GBP a 0,8010, poco al di sopra del massimo di oltre un anno e mezzo di 0,7958 toccato a metà giugno.