Investing.com – Il dollaro è sceso contro la controparte canadese questo martedì, nonostante i dati più deboli del previsto sulle vendite al dettaglio canadesi e sui timori per la crisi del debito della zona euro, con il sentimento migliorato insieme ai dati del settore manifatturiero cinese.
Nelle prime fasi degli scambi USA il cambio USD/CAD ha toccato 1,0158, il minimo della seduta; il cambio successivamente si è attestato a 1,0167, in calo dello 0,22%.
Supporto a 1,0130, minimo di lunedì e resistenza a 1,0203, massimo di lunedì.
Statistics Canada ha dichiarato che le vendite al dettaglio sono salite di un destagionalizzato 0,3% a maggio, contro le aspettative, di un aumento dello 0,5%, dopo un calo dello 0,6% ad aprile.
Le vendite al dettaglio core sono salite di un destagionalizzato 0,1%, molto al di sotto delle aspettative per un aumento dello 0,2%.
La propensione al rischio ha trovato il supporto dai dati che mostrano un miglioramento dell’indice manifatturiero cinese HSBC a 49,5 a luglio, il massimo da febbraio, da una lettura finale di 48,2 a giugno.
Sebbene il numero si rimasto sotto il 50,0 che indica contrazione, il miglioramento rispetto al mese precedente allenta i timori si un rallentamento dell’economia cinese.
Il report ha cancellato i dati deboli della zona euro, ma gli investitori temono inoltre che la Spagna possa essere il prossimo paese della zona euro a dover chiedere un salvataggio, dopo l’impennata del rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni che ha toccato un record del 7,60%, molto al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine.
Il dollaro canadese, cosiddetto loonie, resta vicino ai massimi contro l’euro, con EUR/CAD in calo dello 0,30% a 1,2309.
Nelle prime fasi degli scambi USA il cambio USD/CAD ha toccato 1,0158, il minimo della seduta; il cambio successivamente si è attestato a 1,0167, in calo dello 0,22%.
Supporto a 1,0130, minimo di lunedì e resistenza a 1,0203, massimo di lunedì.
Statistics Canada ha dichiarato che le vendite al dettaglio sono salite di un destagionalizzato 0,3% a maggio, contro le aspettative, di un aumento dello 0,5%, dopo un calo dello 0,6% ad aprile.
Le vendite al dettaglio core sono salite di un destagionalizzato 0,1%, molto al di sotto delle aspettative per un aumento dello 0,2%.
La propensione al rischio ha trovato il supporto dai dati che mostrano un miglioramento dell’indice manifatturiero cinese HSBC a 49,5 a luglio, il massimo da febbraio, da una lettura finale di 48,2 a giugno.
Sebbene il numero si rimasto sotto il 50,0 che indica contrazione, il miglioramento rispetto al mese precedente allenta i timori si un rallentamento dell’economia cinese.
Il report ha cancellato i dati deboli della zona euro, ma gli investitori temono inoltre che la Spagna possa essere il prossimo paese della zona euro a dover chiedere un salvataggio, dopo l’impennata del rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni che ha toccato un record del 7,60%, molto al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine.
Il dollaro canadese, cosiddetto loonie, resta vicino ai massimi contro l’euro, con EUR/CAD in calo dello 0,30% a 1,2309.