Investing.com – Il dollaro ha segnato forti guadagni contro la controparte canadese oggi; i timori per l’aumento dei costi in Italia e Spagna insieme alle paure per il sistema bancario hanno spinto gli investitori verso il biglietto verde.
Nelle prime fasi degli scambi USA il cambio USD/CAD ha toccato 1,0309, il massimo dal 25 maggio; il cambio successivamente si è attestato a 1,0298, in calo dello 0,74%.
Supporto a 1,0216, minimo della sessione e resistenza a breve termine a 1,0310, massimo del 25 maggio e di 4 mesi.
Gli investitori sono rimasti cauti per via dei timori sulla
situazione finanziaria in Spagna, dove l’aumento del rendimento dei titoli, i costi crescenti per sostenere le banche e la recessione economia hanno acceso le preoccupazioni che l’aumento dei costi per i salvataggio alle banche possa costringere Madrid a chiedere un salvataggio internazionale.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito oggi al 6,7%, avvicinandosi alla soglia del 7% che ha preceduto i salvataggi internazionali in Grecia, Irlanda e Portogallo.
Intanto riemergono i timori in Grecia dopo i risultati di un sondaggio che mostrano che il partito Syriza anti salvataggio è in testa per le elezioni del 17 giugno.
Il dollaro canadese è andato sotto pressione per via dei prezzi del greggio, con i futures del greggio con consegna a luglio scesi dello 2,53% e scambiati a 88,47 dollari al barile sul New York Mercantile Exchange.
Le materie prime, tra cui il petrolio rappresentano la metà degli introiti provenienti dalle esportazioni.
Il dollaro canadese, cosiddetto loonie, è sceso leggermente contro l’euro, con EUR/CAD in salita dello 0,05% a 1,2785.
Nel corso della giornata è atteso un discordo del Presidente BCE Mario Draghi, mentre gli USA rilasceranno un report sulle vendite di abitazioni in corso.
Nelle prime fasi degli scambi USA il cambio USD/CAD ha toccato 1,0309, il massimo dal 25 maggio; il cambio successivamente si è attestato a 1,0298, in calo dello 0,74%.
Supporto a 1,0216, minimo della sessione e resistenza a breve termine a 1,0310, massimo del 25 maggio e di 4 mesi.
Gli investitori sono rimasti cauti per via dei timori sulla
situazione finanziaria in Spagna, dove l’aumento del rendimento dei titoli, i costi crescenti per sostenere le banche e la recessione economia hanno acceso le preoccupazioni che l’aumento dei costi per i salvataggio alle banche possa costringere Madrid a chiedere un salvataggio internazionale.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è salito oggi al 6,7%, avvicinandosi alla soglia del 7% che ha preceduto i salvataggi internazionali in Grecia, Irlanda e Portogallo.
Intanto riemergono i timori in Grecia dopo i risultati di un sondaggio che mostrano che il partito Syriza anti salvataggio è in testa per le elezioni del 17 giugno.
Il dollaro canadese è andato sotto pressione per via dei prezzi del greggio, con i futures del greggio con consegna a luglio scesi dello 2,53% e scambiati a 88,47 dollari al barile sul New York Mercantile Exchange.
Le materie prime, tra cui il petrolio rappresentano la metà degli introiti provenienti dalle esportazioni.
Il dollaro canadese, cosiddetto loonie, è sceso leggermente contro l’euro, con EUR/CAD in salita dello 0,05% a 1,2785.
Nel corso della giornata è atteso un discordo del Presidente BCE Mario Draghi, mentre gli USA rilasceranno un report sulle vendite di abitazioni in corso.