Investing.com – Il dollaro salito al massimo di 1 settimana contro la controparte canadese questo giovedì, con il pericolo salvataggio sempre più concreto per la Spagna, dopo l’impennata ai massimo storici del rendimento dei titoli.
Nelle prime fasi degli scambi USA il cambio USD/CAD ha toccato 1,0204 il massimo dal 12 luglio; il cambio successivamente si è attestato a 1,0199, in salita dello 0,70%.
Supporto a 1,0130, minimo della sessione e resistenza a 1,0229, massimo dell’11 luglio.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni ha toccato un record del 7,53%, molto al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine, nei timori che la Spagna debba richiedere un salvataggio dopo che la regione di Murcia ha seguito quella di Valencia nella richiesta di aiuti finanziari a Madrid.
L’impennata record è giunta nonostante l’Eurogruppo abbia approvato un pacchetto di aiuti per il settore bancario iberico di 100 miliardi di euro.
Stamane il Ministro dell’Economia spagnolo Luis de Guindos ha smentito che Madrid necessiterà di un salvataggio internazionale.
Intanto riemergono i timori per un’eventuale uscita della Grecia dalla zona euro, poiché Atene ha richiesto più tempo per raggiungere gli obiettivi del salvataggio internazionale, in vista di un meeting con la Troika previsto per martedì.
Il dollaro canadese è andato sotto pressione dopo un forte calo dei prezzi del petrolio, con i futures del greggio con consegna a settembre scambiati sul New York Mercantile Exchange a 88,42 dollari al barile, in picchiata del 3,71%.
Le materie prime, tra cui il petrolio rappresentano la metà degli introiti provenienti dalle esportazioni canadesi.
Il dollaro canadese, cosiddetto loonie, resta vicino ai massimi contro l’euro, con EUR/CAD in salita dello 0,10% a 1,2326.
Nel corso della giornata non sono attesi dati particolarmente rilevanti, né dagli USA né dal Canada, dunque i mercati resteranno concentrati sugli sviluppi in Europa.
Nelle prime fasi degli scambi USA il cambio USD/CAD ha toccato 1,0204 il massimo dal 12 luglio; il cambio successivamente si è attestato a 1,0199, in salita dello 0,70%.
Supporto a 1,0130, minimo della sessione e resistenza a 1,0229, massimo dell’11 luglio.
Il rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni ha toccato un record del 7,53%, molto al di sopra della soglia critica del 7% considerata insostenibile nel lungo termine, nei timori che la Spagna debba richiedere un salvataggio dopo che la regione di Murcia ha seguito quella di Valencia nella richiesta di aiuti finanziari a Madrid.
L’impennata record è giunta nonostante l’Eurogruppo abbia approvato un pacchetto di aiuti per il settore bancario iberico di 100 miliardi di euro.
Stamane il Ministro dell’Economia spagnolo Luis de Guindos ha smentito che Madrid necessiterà di un salvataggio internazionale.
Intanto riemergono i timori per un’eventuale uscita della Grecia dalla zona euro, poiché Atene ha richiesto più tempo per raggiungere gli obiettivi del salvataggio internazionale, in vista di un meeting con la Troika previsto per martedì.
Il dollaro canadese è andato sotto pressione dopo un forte calo dei prezzi del petrolio, con i futures del greggio con consegna a settembre scambiati sul New York Mercantile Exchange a 88,42 dollari al barile, in picchiata del 3,71%.
Le materie prime, tra cui il petrolio rappresentano la metà degli introiti provenienti dalle esportazioni canadesi.
Il dollaro canadese, cosiddetto loonie, resta vicino ai massimi contro l’euro, con EUR/CAD in salita dello 0,10% a 1,2326.
Nel corso della giornata non sono attesi dati particolarmente rilevanti, né dagli USA né dal Canada, dunque i mercati resteranno concentrati sugli sviluppi in Europa.