Investing.com – Il dollaro canadese ha chiuso la settimana in calo contro il dollaro, in seguito al rilascio di dati più deboli del previsto sulle vendite al dettaglio e sull’inflazione
Il cambio USD/CAD ha toccato 1,1196, il massimo dal 31 gennaio, ed è successivamente salito dello 0,09%, a 1,1108. Sulla settimana il cambio è in salita dello 1,40%.
Supporto a 1,1059, minimo di giovedì e resistenza a 1,1223, massimo del 31 gennaio e di quattro anni e mezzo.
Il dollaro canadese, detto loonie, ha toccato i minimi della seduta dopo che Statistics Canada ha riportato che a dicembre le vendite al dettaglio sono scese dell’1,8% da novembre. Gli economisti avevano previsto un calo dello 0,5%.
Il dollaro canadese ha recuperato alcune delle perdite dopo un report che ha mostrato che il tasso di inflazione è cresciuto dell’1,5% a gennaio rispetto all’anno precedente. La lettura ha superato la stima dell’1,3% riportata dagli economisti ma è rimasto sotto il target della Banca del Canada del 2%.
I dati hanno indicato che prossimamente la Banca del Canada terrà i tassi di interesse ancora fermi.
Il dollaro è andato sotto pressione dopo i dati che hanno mostrato un calo maggiore del previsto delle vendite di case negli USA, pari ad un 5,1%, al minimo di 18 mesi.
Il report è giunto sulla scia di altri dati più deboli del previsto, sui quali hanno pesato le condizioni climatiche particolarmente avverse di questo inverno.
Tuttavia, la domanda per il dollaro continua ad essere sostenuta dai verbali di mercoledì del vertice Fed che hanno mostrato che i funzionari hanno deciso di lasciare invariato il programma di acquisti finché l’economia non darà segni di miglioramento.
Sui verbali si legge che i funzionari hanno discusso inoltre della tempistica per un aumento dei tassi di interesse.
Attualmente il programma di acquisti della banca centrale statunitense è a 65 miliardi di dollari al mese.
Il Presidente della Fed di Dallas Richard Fisher ha dichiarato venerdì che la banca centrale dovrebbe iniziare a ridurre il programmai di acquisti. Contemporaneamente il Presidente della Fed di St. Louis James Bullard ha dichiarato che l’economia USA va verso la crescita e di conseguenza la Fed dovrebbe continuare a ridurre gli acquisti.
Nella prossima settimana negli USA saranno attesi i dati sugli ordinativi durevoli, sulla fiducia dei consumatori e sul PIL, mentre in Canada sarà pubblicato un report sulla crescita economica.
In vista della prossima settimana Investing.com ha compilato una serie di questi ed altri eventi che condizioneranno i mercati. La guida salta lunedì in quanto non sono previsti eventi rilevanti.
Martedì 25 febbraio
Gli USA rilasceranno i dati sulla fiducia dei consumatori ed un report sull’inflazione dei prezzi delle case.
Mercoledì 26 febbraio
Gli USA produrranno i dati sulle vendite di case nuove, un indicatore chiave della domanda nel mercato immobiliare.
Giovedì 27 febbraio
Il Canada pubblicherà i dati sul conto corrente.
Gli USA rilasceranno i dati sugli ordinativi di beni durevoli, un importante indicatore della produzione, nonché il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 28 febbraio
Il Canada pubblicherà i dati mensili sul prodotto interno lordo, l’indicatore principale dell’attività economica e l’indicatore più importante sullo stato di salute dell’economia.
Gli USA chiuderanno la settimana con i dati rivisti sulla crescita del quarto trimestre, un report sull’attività manifatturiera nell’area di Chicago, i dati rivisti sul sentimento dei consumatori ed infine i dati sulle vendite di case in corso.