Investing.com – Il dollaro ha terminato la settimana scorsa moderatamente in salita contro la controparte canadese, grazie ai dati USA positivi che hanno spinto il biglietto verde; intanto i mercati restano concentrati sui nuovi sviluppi nella zona euro.
Il cambio USD/CAD ha toccato 1,0018 venerdì, il massimo dal 23 marzo, successivamente il cambio si è attestato a 0,9985 alla chiusura degli scambi di venerdì, in salita dello 0,06% sulla settimana.
Supporto a 0,9935, minimo del 6 marzo e resistenza a 1,0033, massimo del 23 marzo.
I dati USA di venerdì hanno mostrato che la spesa dei consumatori ha segnato la più forte impennata degli ultimi 7 mesi a febbraio, mentre l’indice del sentimento dei consumatori è salito più del previsto a marzo.
Il Dipartimento del Commercio ha riferito che la spesa personale è aumentata dello 0,8% nel mese di febbraio, superando le aspettative di un aumento dello 0,6%, anche se il reddito è aumentato solo dello 0,2%, leggermente meno del previsto.
L’indice del sentimento dei consumatori Thomson Reuters/Università del Michigan Consumer relativo al mese di marzo è salito a 76,2, il picco da oltre un anno, superando le aspettative di un aumento al 75,1.
In Canada, i dati ufficiali hanno mostrato che il PIL del paese è salito dello 0,1% a gennaio, in linea con le aspettative, dopo l’aumento dello 0,5% del mese scorso.
Intanto, nella zona euro, il sentimento del mercato è stato spinto dall’accordo tra i ministri delle finanze della zona euro, sull’ampliamento del fondo di salvataggio della zona euro contro il debito a 800 miliardi di euro, per prevenire il contagio della crisi ad altre economie come Italia e Spagna.
Il nuovo fondo di salvataggio comprenderà il Meccanismo di Stabilità Europeo, dal valore di 500 miliardi di euro, con efficacia da luglio, i 200 miliardi di fondi concessi alla Grecia, Irlanda e Portogallo e 100 miliardi di euro in fondi di prestito bilaterali e UE.
La fiducia dei mercati è migliorata dopo l’annuncio del governo spagnolo di 27 miliardi di tagli al bilancio, con le misure più austere degli ultimi 30 anni, nel timore che il paese possa essere il prossimo beneficiario del salvataggio.
Il biglietto verde è salito al massimo di 4 giorni contro il loonie giovedì, dopo che il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti la settimana scorsa è sceso di 5.000, ad un destagionalizzato 359.000 contro le previsioni di un calo di 14.000 a 350.000.
I dati della settimana precedente sono stati rivisti a
364.000 da 348.000
Le richieste sono rimaste al di sotto di 400.000, un livello storicamente associato ad un miglioramento del mercato del lavoro, in 20 delle ultime 22 settimane.
Un report separato ha mostrato un aumento del PIL USA dello 0,3%, nell’ultimo trimestre 2011, invariato rispetto alla precedente stima.
Stamane i dati hanno mostrato che l’inflazione delle materie prime in Canada è scesa inaspettatamente a febbraio, in calo dello 0,5% dopo l’aumento dello 0,2% del mese precedente.
Gli esperti avevano previsto un aumento dello 0,4% a febbraio.
Il dollaro canadese è andato sotto pressione, per via del calo dei prezzi dei futures del petrolio in consegna a maggio, scambiati venerdì a 102,97 dollari al barile sul New York Mercantile Exchange, con un crollo del 3,53% sulla settimana.
Le materie prime, tra cui il petrolio rappresentano la metà degli introiti provenienti dalle esportazioni.
Nella prossima settimana, i mercati attenderanno i dati USA del settore manifatturiero, insieme al report sull’occupazione non agricola.
I mercati attenderanno inoltre il rilascio dei dati relativi all’occupazione ed alla disoccupazione in Canada.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 2 aprile
Gli USA pubblicheranno il report dell’Institute for Supply Management sulla crescita del settore manifatturiero.
Martedì 3 aprile
Gli USA pubblicheranno i dati sugli ordini industriali, un indicatore chiave della produzione. Nel corso della giornata la Federal Reserve pubblicherà i verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria.
Mercoledì 4 aprile
Gli USA pubblicheranno i dati sull’occupazione non agricola, insieme ad un report sul settore manifatturiero ed i dati sulle scorte di greggio. Nel corso della giornata è atteso l’intervento del Segretario al Tesoro, Timothy Geithner.
Giovedì 5 aprile
Il Canada rilascerà i dati sule concessioni edilizie, insieme a quelli sulle variazioni di occupazione e sul tasso di disoccupazione. Il paese rilascerà inoltre i dati di un sondaggio privato sull’attività delle imprese.
Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati del governo sulle richieste iniziali di disoccupazione, un importante segnale della situazione economica.
Venerdì 6 aprile
I mercati in Canada resteranno chiusi per festività nazionali.
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con i dati del governo in materia di variazioni dell’occupazione non agricola, seguiti dai dati sul tasso di disoccupazione. Il paese rilascerà inoltre un rapporto del governo sulla retribuzione media oraria, un indicatore chiave dell’inflazione al consumo.
Il cambio USD/CAD ha toccato 1,0018 venerdì, il massimo dal 23 marzo, successivamente il cambio si è attestato a 0,9985 alla chiusura degli scambi di venerdì, in salita dello 0,06% sulla settimana.
Supporto a 0,9935, minimo del 6 marzo e resistenza a 1,0033, massimo del 23 marzo.
I dati USA di venerdì hanno mostrato che la spesa dei consumatori ha segnato la più forte impennata degli ultimi 7 mesi a febbraio, mentre l’indice del sentimento dei consumatori è salito più del previsto a marzo.
Il Dipartimento del Commercio ha riferito che la spesa personale è aumentata dello 0,8% nel mese di febbraio, superando le aspettative di un aumento dello 0,6%, anche se il reddito è aumentato solo dello 0,2%, leggermente meno del previsto.
L’indice del sentimento dei consumatori Thomson Reuters/Università del Michigan Consumer relativo al mese di marzo è salito a 76,2, il picco da oltre un anno, superando le aspettative di un aumento al 75,1.
In Canada, i dati ufficiali hanno mostrato che il PIL del paese è salito dello 0,1% a gennaio, in linea con le aspettative, dopo l’aumento dello 0,5% del mese scorso.
Intanto, nella zona euro, il sentimento del mercato è stato spinto dall’accordo tra i ministri delle finanze della zona euro, sull’ampliamento del fondo di salvataggio della zona euro contro il debito a 800 miliardi di euro, per prevenire il contagio della crisi ad altre economie come Italia e Spagna.
Il nuovo fondo di salvataggio comprenderà il Meccanismo di Stabilità Europeo, dal valore di 500 miliardi di euro, con efficacia da luglio, i 200 miliardi di fondi concessi alla Grecia, Irlanda e Portogallo e 100 miliardi di euro in fondi di prestito bilaterali e UE.
La fiducia dei mercati è migliorata dopo l’annuncio del governo spagnolo di 27 miliardi di tagli al bilancio, con le misure più austere degli ultimi 30 anni, nel timore che il paese possa essere il prossimo beneficiario del salvataggio.
Il biglietto verde è salito al massimo di 4 giorni contro il loonie giovedì, dopo che il Dipartimento del Lavoro ha dichiarato che il numero di persone che hanno presentato istanza di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti la settimana scorsa è sceso di 5.000, ad un destagionalizzato 359.000 contro le previsioni di un calo di 14.000 a 350.000.
I dati della settimana precedente sono stati rivisti a
364.000 da 348.000
Le richieste sono rimaste al di sotto di 400.000, un livello storicamente associato ad un miglioramento del mercato del lavoro, in 20 delle ultime 22 settimane.
Un report separato ha mostrato un aumento del PIL USA dello 0,3%, nell’ultimo trimestre 2011, invariato rispetto alla precedente stima.
Stamane i dati hanno mostrato che l’inflazione delle materie prime in Canada è scesa inaspettatamente a febbraio, in calo dello 0,5% dopo l’aumento dello 0,2% del mese precedente.
Gli esperti avevano previsto un aumento dello 0,4% a febbraio.
Il dollaro canadese è andato sotto pressione, per via del calo dei prezzi dei futures del petrolio in consegna a maggio, scambiati venerdì a 102,97 dollari al barile sul New York Mercantile Exchange, con un crollo del 3,53% sulla settimana.
Le materie prime, tra cui il petrolio rappresentano la metà degli introiti provenienti dalle esportazioni.
Nella prossima settimana, i mercati attenderanno i dati USA del settore manifatturiero, insieme al report sull’occupazione non agricola.
I mercati attenderanno inoltre il rilascio dei dati relativi all’occupazione ed alla disoccupazione in Canada.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 2 aprile
Gli USA pubblicheranno il report dell’Institute for Supply Management sulla crescita del settore manifatturiero.
Martedì 3 aprile
Gli USA pubblicheranno i dati sugli ordini industriali, un indicatore chiave della produzione. Nel corso della giornata la Federal Reserve pubblicherà i verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria.
Mercoledì 4 aprile
Gli USA pubblicheranno i dati sull’occupazione non agricola, insieme ad un report sul settore manifatturiero ed i dati sulle scorte di greggio. Nel corso della giornata è atteso l’intervento del Segretario al Tesoro, Timothy Geithner.
Giovedì 5 aprile
Il Canada rilascerà i dati sule concessioni edilizie, insieme a quelli sulle variazioni di occupazione e sul tasso di disoccupazione. Il paese rilascerà inoltre i dati di un sondaggio privato sull’attività delle imprese.
Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati del governo sulle richieste iniziali di disoccupazione, un importante segnale della situazione economica.
Venerdì 6 aprile
I mercati in Canada resteranno chiusi per festività nazionali.
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con i dati del governo in materia di variazioni dell’occupazione non agricola, seguiti dai dati sul tasso di disoccupazione. Il paese rilascerà inoltre un rapporto del governo sulla retribuzione media oraria, un indicatore chiave dell’inflazione al consumo.