Investing.com – Il dollaro è stabile contro la controparte canadese, in seguito al rilascio dei dati USA sugli ordinativi dei beni durevoli, saliti meno del previsto lo scorso mese.
Nelle prime fasi degli scambi statunitensi, il cambio USD/CAD ha toccato 0,9977; successivamente il cambio si è attestato a 0,9958, in salita dello 0,08%.
Supporto a 0,9946, minimo della sessione e resistenza a 0,9998, massimo di lunedì.
Il Dipartimento del Commercio degli Stati Unito ha dichiarato che gli ordinativi di beni durevoli sono aumentati di un destagionalizzato 2,2% nel mese di febbraio, al di sotto delle attese per un modesto aumento del 3,0%, dopo il rivisto calo del 3,6% di gennaio.
Gli ordinativi durevoli di beni core, sono aumentati di un destagionalizzato 1,6% nel mese di febbraio, contro le attese per un modesto aumento dell’1,5%.
Il report ha fatto seguito ai commenti del presidente della Fed Ben Bernanke, il quale ieri ha dichiarato che è troppo presto per cantare vittoria per la ripresa USA , e che il tasso di disoccupazione è ancora troppo alto.
Il dollaro canadese è andato sotto pressione, per via del calo dei prezzi dei futures del petrolio in consegna ad maggio scesi oggi dell’1,96% a 105,22 dollari al barile sul New York Mercantile Exchange.
Le materie prime, tra cui il petrolio rappresentano la metà degli introiti provenienti dalle esportazioni.
Il dollaro canadese, cosiddetto “loonie” è sceso leggermente contro l’euro, con EUR/CAD in salita dello 0,05% a 1,3251.
L’euro resta supportato dall’attese per l’esito del meeting di venerdì dei ministri delle finanze della zona euro si incontreranno, per discutere di una nuova misura di salvataggio europeo per scongiurare il pericolo di un contagio della crisi del debito.
Nelle prime fasi degli scambi statunitensi, il cambio USD/CAD ha toccato 0,9977; successivamente il cambio si è attestato a 0,9958, in salita dello 0,08%.
Supporto a 0,9946, minimo della sessione e resistenza a 0,9998, massimo di lunedì.
Il Dipartimento del Commercio degli Stati Unito ha dichiarato che gli ordinativi di beni durevoli sono aumentati di un destagionalizzato 2,2% nel mese di febbraio, al di sotto delle attese per un modesto aumento del 3,0%, dopo il rivisto calo del 3,6% di gennaio.
Gli ordinativi durevoli di beni core, sono aumentati di un destagionalizzato 1,6% nel mese di febbraio, contro le attese per un modesto aumento dell’1,5%.
Il report ha fatto seguito ai commenti del presidente della Fed Ben Bernanke, il quale ieri ha dichiarato che è troppo presto per cantare vittoria per la ripresa USA , e che il tasso di disoccupazione è ancora troppo alto.
Il dollaro canadese è andato sotto pressione, per via del calo dei prezzi dei futures del petrolio in consegna ad maggio scesi oggi dell’1,96% a 105,22 dollari al barile sul New York Mercantile Exchange.
Le materie prime, tra cui il petrolio rappresentano la metà degli introiti provenienti dalle esportazioni.
Il dollaro canadese, cosiddetto “loonie” è sceso leggermente contro l’euro, con EUR/CAD in salita dello 0,05% a 1,3251.
L’euro resta supportato dall’attese per l’esito del meeting di venerdì dei ministri delle finanze della zona euro si incontreranno, per discutere di una nuova misura di salvataggio europeo per scongiurare il pericolo di un contagio della crisi del debito.