Investing.com – Il dollaro è in salita contro il franco svizzero quest’oggi, al massimo di un anno e mezzo contro il franco svizzero questo giovedì; il biglietto verde ha trovato il supporto in seguito ai verbali dell’ultimo meeting di politica della Federal Reserve, che ha disatteso le aspettative per un ulteriore allentamento.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9846, nel primo pomeriggio europeo, il massimo dal 13 dicembre 2010; successivamente il cambio si è attestato allo 0,9848, in salita dello 0,40%.
Supporto a 0,9766, minimo dell’11 luglio e resistenza a 0,9845, massimo del giorno.
I verbali dell’ultimo meeting di politica di giugno hanno mostrato che la Fed ha dichiarato che un ulteriore rallentamento economico porterebbe a nuove misure a sostegno della crescita.
La minoranza dei policymakers ha ritenuto fosse necessario un intervento per sostenere l’economia verso gli obiettivi di una maggiore occupazione ed una stabilità dei prezzi. Altri hanno ritenuto che un ulteriore azione sarà garantita se la crescita dovesse allentare, se i rischi dovessero aumentare o se l’inflazione dove scendere “persistentemente” sotto l’obiettivo prefissato.
Ma il sentimento sull’euro resta fragile dopo il bollettino mensile BCE che ha confermato il concretizzarsi di rischi di ribassi e che la crescita nella regione resta debole.
I traders sono rimasti cauti dopo che il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato 65 miliardi di euro di misure di austerità nel corso della giornata, nel tentativo di rispettare gli obiettivi accordati con i partner della zona euro.
Tuttavia secondo gli analisti queste misure potrebbero portare l’economia spagnola in una recessione ancora più grave.
Lo swissie è stabile contro l’euro, con EUR/CHF a 1,2009.
Sempre oggi i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale nella zona euro è salita per la prima volta in 3 mesi a maggio, salendo dello 0,6%. Gli analisti si aspettavano un calo dello 0,1%.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno di dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione seguiti da un report sui prezzi all’importazione.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9846, nel primo pomeriggio europeo, il massimo dal 13 dicembre 2010; successivamente il cambio si è attestato allo 0,9848, in salita dello 0,40%.
Supporto a 0,9766, minimo dell’11 luglio e resistenza a 0,9845, massimo del giorno.
I verbali dell’ultimo meeting di politica di giugno hanno mostrato che la Fed ha dichiarato che un ulteriore rallentamento economico porterebbe a nuove misure a sostegno della crescita.
La minoranza dei policymakers ha ritenuto fosse necessario un intervento per sostenere l’economia verso gli obiettivi di una maggiore occupazione ed una stabilità dei prezzi. Altri hanno ritenuto che un ulteriore azione sarà garantita se la crescita dovesse allentare, se i rischi dovessero aumentare o se l’inflazione dove scendere “persistentemente” sotto l’obiettivo prefissato.
Ma il sentimento sull’euro resta fragile dopo il bollettino mensile BCE che ha confermato il concretizzarsi di rischi di ribassi e che la crescita nella regione resta debole.
I traders sono rimasti cauti dopo che il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato 65 miliardi di euro di misure di austerità nel corso della giornata, nel tentativo di rispettare gli obiettivi accordati con i partner della zona euro.
Tuttavia secondo gli analisti queste misure potrebbero portare l’economia spagnola in una recessione ancora più grave.
Lo swissie è stabile contro l’euro, con EUR/CHF a 1,2009.
Sempre oggi i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale nella zona euro è salita per la prima volta in 3 mesi a maggio, salendo dello 0,6%. Gli analisti si aspettavano un calo dello 0,1%.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno di dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione seguiti da un report sui prezzi all’importazione.