Investing.com – Il dollaro è risalito contro il franco svizzero questo venerdì, staccandosi dal minimo di sette mesi in seguito al pessimismo verso il raggiungimento dell’accordo per evitare il precipizio fiscale USA per la fine dell’anno.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9082 mercoledì, il minimo dal 2 maggio; successivamente il cambio si è attestato a 0,9174, in calo dello 0,25% sulla settimana.
Supporto a 0,9082, minimo di martedì e resistenza a 0,9185, massimo del 18 dicembre.
Intanto gli investitori continuano a monitorare gli sviluppi sul precipizio fiscale statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa pari a circa 600 miliardi, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio.
I dubbi sul raggiungimento di un accordo sono aumentati giovedì, dopo che il Portavoce John Boehner ha ritirato il cosiddetto Piano B, un’alternativa al precipizio fiscale che prevedeva un aumento delle imposte solo per i cittadini che dichiarano oltre 1 milione di dollari all’anno, poiché i colleghi repubblicani non lo hanno supportato.
La Casa Bianca si aggiorna a dopo Natale, alimentando i timori che i responsabili non riusciranno ad evitare il precipizio fiscale.
Senza un accordo, gli Stati Uniti potrebbero ricadere in recessione e trascinare con sé gran parte dell’economia mondiale.
Il Primo Ministro Italiano Mario Monti ha ufficialmente messo fine al suo mandato dopo 13 mesi, aprendo così la strada all’incertezza verso le elezioni di febbraio.
La notizia ha spinto gli investitori a tralasciare beni più rischiosi come come titoli e valute ad alto rendimento, spostandosi invece verso il dollaro USA e le obbligazioni.
L’U.S. Census Bureau ha riportato che gli ordinativi di beni durevoli core che escludono i mezzi di trasporto, sono saliti dell’1,6% a novembre, contro le aspettative di un calo dello 0,2%.
Gli ordinativi di beni durevoli sono saliti dello 0,7% lo scorso mese, superando le previsioni di un aumento dello 0,2%.
Intanto il Dipartimento per il Commercio USA ha riportato che le spese personali negli USA sono salite dello 0,4% a novembre, contro le aspettative di un aumento dello 0,3%.
Sempre negli USA, l’indice del sentimento dei consumatori è sceso inaspettatamente a dicembre, probabilmente a causa dei timori che gli USA cadranno nel precipizio fiscale.
L’indice è sceso a 72,9 a dicembre da 74,5 del mese precedente, superando le previsioni di un miglioramento a 74,7 questo mese.
Nella prossima settimana i volumi si prevedono ridotti poiché molti traders hanno chiuso per bloccare i profitti prima di fine anno, riducendo la liquidità nel mercato ed aumentando la volatilità.
Negli USA saranno rilasciati i dati sulla fiducia dei consumatori, sulle richieste di sussidio di disoccupazione e sulla vendita di case.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 24 dicembre
Negli USA i mercati azionari chiuderanno alle 13:30EST (18:30 GMT) per la vigilia di Natale.
Martedì 25 dicembre
Negli Stati Uniti ed in Svizzera i mercati saranno chiusi in osservanza della festività del Natale.
Mercoledì 26 dicembre
In Svizzera i mercati saranno chiusi per il Boxing Day.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati di settore sull’inflazione dei prezzi delle case, un indicatore importante sulla domanda del mercato immobiliare. Il paese rilascerà inoltre i dati sull’attività manifatturiera di Richmond.
Giovedì 27 dicembre
In Svizzera la banca UBS pubblicherà i dati sull’indicatore dei consumi, un importante indicatore sulla fiducia dei consumatori.
Gli Stati Uniti produrranno il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, insieme ai dati sulla vendita di case nuove e sulla fiducia dei consumatori.
Venerdì 28 dicembre
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con i dati rivisti sulle vendite di case in corso, nonché sulla situazione delle imprese nell’area di Chicago, un importante indicatore della salute economica.
Il paese rilascerà inoltre i dati ufficiali sulle scorte di greggio e di gas naturale.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9082 mercoledì, il minimo dal 2 maggio; successivamente il cambio si è attestato a 0,9174, in calo dello 0,25% sulla settimana.
Supporto a 0,9082, minimo di martedì e resistenza a 0,9185, massimo del 18 dicembre.
Intanto gli investitori continuano a monitorare gli sviluppi sul precipizio fiscale statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa pari a circa 600 miliardi, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio.
I dubbi sul raggiungimento di un accordo sono aumentati giovedì, dopo che il Portavoce John Boehner ha ritirato il cosiddetto Piano B, un’alternativa al precipizio fiscale che prevedeva un aumento delle imposte solo per i cittadini che dichiarano oltre 1 milione di dollari all’anno, poiché i colleghi repubblicani non lo hanno supportato.
La Casa Bianca si aggiorna a dopo Natale, alimentando i timori che i responsabili non riusciranno ad evitare il precipizio fiscale.
Senza un accordo, gli Stati Uniti potrebbero ricadere in recessione e trascinare con sé gran parte dell’economia mondiale.
Il Primo Ministro Italiano Mario Monti ha ufficialmente messo fine al suo mandato dopo 13 mesi, aprendo così la strada all’incertezza verso le elezioni di febbraio.
La notizia ha spinto gli investitori a tralasciare beni più rischiosi come come titoli e valute ad alto rendimento, spostandosi invece verso il dollaro USA e le obbligazioni.
L’U.S. Census Bureau ha riportato che gli ordinativi di beni durevoli core che escludono i mezzi di trasporto, sono saliti dell’1,6% a novembre, contro le aspettative di un calo dello 0,2%.
Gli ordinativi di beni durevoli sono saliti dello 0,7% lo scorso mese, superando le previsioni di un aumento dello 0,2%.
Intanto il Dipartimento per il Commercio USA ha riportato che le spese personali negli USA sono salite dello 0,4% a novembre, contro le aspettative di un aumento dello 0,3%.
Sempre negli USA, l’indice del sentimento dei consumatori è sceso inaspettatamente a dicembre, probabilmente a causa dei timori che gli USA cadranno nel precipizio fiscale.
L’indice è sceso a 72,9 a dicembre da 74,5 del mese precedente, superando le previsioni di un miglioramento a 74,7 questo mese.
Nella prossima settimana i volumi si prevedono ridotti poiché molti traders hanno chiuso per bloccare i profitti prima di fine anno, riducendo la liquidità nel mercato ed aumentando la volatilità.
Negli USA saranno rilasciati i dati sulla fiducia dei consumatori, sulle richieste di sussidio di disoccupazione e sulla vendita di case.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 24 dicembre
Negli USA i mercati azionari chiuderanno alle 13:30EST (18:30 GMT) per la vigilia di Natale.
Martedì 25 dicembre
Negli Stati Uniti ed in Svizzera i mercati saranno chiusi in osservanza della festività del Natale.
Mercoledì 26 dicembre
In Svizzera i mercati saranno chiusi per il Boxing Day.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati di settore sull’inflazione dei prezzi delle case, un indicatore importante sulla domanda del mercato immobiliare. Il paese rilascerà inoltre i dati sull’attività manifatturiera di Richmond.
Giovedì 27 dicembre
In Svizzera la banca UBS pubblicherà i dati sull’indicatore dei consumi, un importante indicatore sulla fiducia dei consumatori.
Gli Stati Uniti produrranno il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, insieme ai dati sulla vendita di case nuove e sulla fiducia dei consumatori.
Venerdì 28 dicembre
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con i dati rivisti sulle vendite di case in corso, nonché sulla situazione delle imprese nell’area di Chicago, un importante indicatore della salute economica.
Il paese rilascerà inoltre i dati ufficiali sulle scorte di greggio e di gas naturale.