Investing.com - Il dollaro statunitense è salito al massimo di 2 settimane contro il franco svizzero nella giornata di venerdì, per il calo delle aspettative verso un allentamento quantitativo da parte della Fed, e tra i timori per la crisi del debito della zona euro che hanno spinto la domanda di biglietto verde.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,8934 mercoledì, il minimo di quasi tre mesi; la coppia successivamente si è attestata a 0,9138 alla chiusura di venerdì, in salita del 2,11% rispetto alla settimana.
Supporto a 0,8934, minimo di mercoledì e resistenza a 0,9205, massimo del 17 febbraio.
I timori per la zona euro si sono ripresentati venerdì, in seguito al calo delle vendite al dettaglio in Germania, mostrato dai dati ufficiali.
Il sentimento dei mercati è stato colpito venerdì dal target del deficit della Spagna al 5,8% del PIL per il 2012, contro le precedenti previsione di un target del 4,4%.
Il dollaro è salito bruscamente contro lo Swissie mercoledì, dopo che la BCE ha concesso 529,5 miliardi di euro in prestito a 800 banche, nella seconda operazione di rifinanziamento a lungo termine, nei timori che l’azione equivalga ad un allentamento quantitative.
Ben Bernanke, presidente della Fed, ha fatto scendere le aspettative per un terzo allentamento quantitative, riconoscendo che i dati migliori sull’occupazione insieme all’aumento del petrolio, potrebbero spingere l’inflazione.
Le dichiarazioni sono giunte dopo che il Dipartimento per il Commercio degli Stati Uniti ha dichiarato un aumento del PIL del tasso annuo destagionalizzato del 3% nel quarto trimestre, contro una stima preliminare del 2,8%.
Altri report mostrano un quadro misto della ripresa economica USA. I dati di martedì hanno mostrato che gli ordini di beni durevoli USA sono scesi al minimo di 3 anni a gennaio.
l’Institute for Supply Management ha dichiarato martedì che l’attività manifatturiera è salita ad un passo minore del previsto a febbraio, mentre le istanze di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti sono scese leggermente, vicino al livello più basso dal marzo 2008.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che l’economia è cresciuta più del previsto a febbraio, as un tasso annuo dell’1,3% negli ultimi tre mesi del 2011, sopra le aspettative di un aumento dell’1,1%.
Un report separato ha mostrato che l’attività manifatturiera è salita più del previsto a febbraio, tuttavia rimanendo in territorio negativo per il quinto mese consecutivo.
Nella prossima settimana, Gli investitori saranno in attesa dei dati sull’occupazione non agricola, per valutare la forza della ripresa economica. Inoltre sarà tenuta sotto controllo la situazione in Europa, in vista dell’annuncio del tasso di interesse della BCE.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati. La guida salta martedì in quanto non sono previsti eventi rilevanti.
Lunedì 5 marzo
La Svizzera rilascerà i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio, il principale indicatore dei consumi, che sono l’attività economica principale.
Gli USA pubblicheranno i dati sugli ordini industriali, mentre l’Institute for Supply Management pubblicherà i dati sulla crescita del settore terziario.
Mercoledì 7 marzo
La Banca Nazionale Svizzera rilascerà i dati sulle riserve in valute estere, dati che forniscono informazioni agli investitori sulle attuali operazioni della banca.
Gli Stati Uniti pubblicheranno un report sulle buste paga ADP non agricole, che riporta i dati del governo a 2 giorni. Il paese rilascerà i dati sulla produttività e sui costi del lavoro, importanti indicatori inflazionari. Gli Stati Uniti pubblicheranno inoltre i dati sulle scorte di greggio.
Giovedì 8 marzo
La Svizzerà pubblicherà i dati sull’IPC, la principale voce dell’inflazione.
Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati del governo sulle richieste iniziali di disoccupazione.
Venerdì 9 marzo
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con i dati del governo sull’occupazione non agricola, e sul tasso di disoccupazione, inoltre sarà pubblicata la bilancia commerciale e la media paga oraria.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,8934 mercoledì, il minimo di quasi tre mesi; la coppia successivamente si è attestata a 0,9138 alla chiusura di venerdì, in salita del 2,11% rispetto alla settimana.
Supporto a 0,8934, minimo di mercoledì e resistenza a 0,9205, massimo del 17 febbraio.
I timori per la zona euro si sono ripresentati venerdì, in seguito al calo delle vendite al dettaglio in Germania, mostrato dai dati ufficiali.
Il sentimento dei mercati è stato colpito venerdì dal target del deficit della Spagna al 5,8% del PIL per il 2012, contro le precedenti previsione di un target del 4,4%.
Il dollaro è salito bruscamente contro lo Swissie mercoledì, dopo che la BCE ha concesso 529,5 miliardi di euro in prestito a 800 banche, nella seconda operazione di rifinanziamento a lungo termine, nei timori che l’azione equivalga ad un allentamento quantitative.
Ben Bernanke, presidente della Fed, ha fatto scendere le aspettative per un terzo allentamento quantitative, riconoscendo che i dati migliori sull’occupazione insieme all’aumento del petrolio, potrebbero spingere l’inflazione.
Le dichiarazioni sono giunte dopo che il Dipartimento per il Commercio degli Stati Uniti ha dichiarato un aumento del PIL del tasso annuo destagionalizzato del 3% nel quarto trimestre, contro una stima preliminare del 2,8%.
Altri report mostrano un quadro misto della ripresa economica USA. I dati di martedì hanno mostrato che gli ordini di beni durevoli USA sono scesi al minimo di 3 anni a gennaio.
l’Institute for Supply Management ha dichiarato martedì che l’attività manifatturiera è salita ad un passo minore del previsto a febbraio, mentre le istanze di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti sono scese leggermente, vicino al livello più basso dal marzo 2008.
In Svizzera i dati ufficiali hanno mostrato che l’economia è cresciuta più del previsto a febbraio, as un tasso annuo dell’1,3% negli ultimi tre mesi del 2011, sopra le aspettative di un aumento dell’1,1%.
Un report separato ha mostrato che l’attività manifatturiera è salita più del previsto a febbraio, tuttavia rimanendo in territorio negativo per il quinto mese consecutivo.
Nella prossima settimana, Gli investitori saranno in attesa dei dati sull’occupazione non agricola, per valutare la forza della ripresa economica. Inoltre sarà tenuta sotto controllo la situazione in Europa, in vista dell’annuncio del tasso di interesse della BCE.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati. La guida salta martedì in quanto non sono previsti eventi rilevanti.
Lunedì 5 marzo
La Svizzera rilascerà i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio, il principale indicatore dei consumi, che sono l’attività economica principale.
Gli USA pubblicheranno i dati sugli ordini industriali, mentre l’Institute for Supply Management pubblicherà i dati sulla crescita del settore terziario.
Mercoledì 7 marzo
La Banca Nazionale Svizzera rilascerà i dati sulle riserve in valute estere, dati che forniscono informazioni agli investitori sulle attuali operazioni della banca.
Gli Stati Uniti pubblicheranno un report sulle buste paga ADP non agricole, che riporta i dati del governo a 2 giorni. Il paese rilascerà i dati sulla produttività e sui costi del lavoro, importanti indicatori inflazionari. Gli Stati Uniti pubblicheranno inoltre i dati sulle scorte di greggio.
Giovedì 8 marzo
La Svizzerà pubblicherà i dati sull’IPC, la principale voce dell’inflazione.
Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati del governo sulle richieste iniziali di disoccupazione.
Venerdì 9 marzo
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con i dati del governo sull’occupazione non agricola, e sul tasso di disoccupazione, inoltre sarà pubblicata la bilancia commerciale e la media paga oraria.