Investing.com – Il dollaro è sceso bruscamente contro lo yen lo scorso venerdì, dopo che i dati USA hanno indicato che l’inflazione è contenuta, alimentando le aspettative per le misure di stimolo della Federal Reserve.
Il cambio USD/JPY ha toccato il minimo della seduta di 95,08 venerdì, prima di attestarsi a 95,31, in calo dello 0,83% sulla giornata e dell’1,39% sulla settimana.
Supporto a 93,78, minimo del 7 marzo e resistenza a 96,70, massimo di martedì e massimo di tre anni e mezzo.
Il dipartimento per il lavoro USA ha riportato che l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,7% lo scorso mese, portando l’IPC annuo al 2%.
Un secondo report ha mostrato che l’IPC core, che escludono alimentari ed energetici, è salito dello 2% su base annua.
A dicembre la banca centrale statunitense ha affermato che un tasso di interesse target “eccezionalmente basso” è appropriato finché per l’inflazione non sarà previsto un aumento maggiore del 2,5%.
Il sentimento sul dollaro è stato inoltre colpito dai dati che hanno mostrato che l’indice sul sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan è sceso al 71,8 a marzo, il minimo dal dicembre 2011, da una lettura di 77,6 a febbraio.
I dati piuttosto deludenti hanno innescato le prese di profitto in attesa del vertice della Federal Reserve dopo una serie di dati economici piuttosto positivi sulla ripresa del paese ed hanno visto il dollaro rafforzarsi.
Lo yen è rimasto sotto pressione con le aspettative verso misure di allentamento più aggressive da parte del nuovo Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda.
Lunedì il nuovo governatore della BoJ Haruhiko Kuroda ha dichiarato che farà “tutto il necessario” per combattere la deflazione e raggiungere l’obiettivo di bilancio del 2,0%.
Nella prossima settimana gli investitori attenderanno la dichiarazione di politica della Federal Reserve, nella speculazione di una eventuale interruzione anticipata del piano di acquisti della banca. Il Presidente della Fed, Ben Bernanke, rilascerà una conferenza stampa dopo l’annuncio della politica monetaria.
Il Giappone rilascerà i dati sulla bilancia commerciale.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati. La guida salta lunedì e venerdì poiché non sono previsti dati rilevanti in queste giornate.
Martedì 19 marzo
Gli USA rilasceranno i dati sulle nuove concessioni edilizie, un indicatore chiave della futura attività di costruzione, insieme ai dati sui nuovi cantieri.
Mercoledì 20 marzo
In Giappone i mercati resteranno chiusi per festa nazionale.
Negli Stati Uniti la Federal Reserve annuncerà il tasso dei fondi federali, la dichiarazione ufficiale e le proiezioni trimestrali. L’annuncio sarà seguito dalla conferenza stampa del Presidente Fed Ben Bernanke per discutere della politica monetaria e delle stime di crescita.
Giovedì 21 marzo
Il Giappone pubblicherà i dati ufficiali sulla bilancia commerciale, la differenza in valore tra importazioni ed esportazioni.
Gli USA rilasceranno i dati settimanali del governo sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, , nonché i dati sulle vendite di case nuove e sull’attività manifatturiera di Philadelphia.
Il cambio USD/JPY ha toccato il minimo della seduta di 95,08 venerdì, prima di attestarsi a 95,31, in calo dello 0,83% sulla giornata e dell’1,39% sulla settimana.
Supporto a 93,78, minimo del 7 marzo e resistenza a 96,70, massimo di martedì e massimo di tre anni e mezzo.
Il dipartimento per il lavoro USA ha riportato che l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,7% lo scorso mese, portando l’IPC annuo al 2%.
Un secondo report ha mostrato che l’IPC core, che escludono alimentari ed energetici, è salito dello 2% su base annua.
A dicembre la banca centrale statunitense ha affermato che un tasso di interesse target “eccezionalmente basso” è appropriato finché per l’inflazione non sarà previsto un aumento maggiore del 2,5%.
Il sentimento sul dollaro è stato inoltre colpito dai dati che hanno mostrato che l’indice sul sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan è sceso al 71,8 a marzo, il minimo dal dicembre 2011, da una lettura di 77,6 a febbraio.
I dati piuttosto deludenti hanno innescato le prese di profitto in attesa del vertice della Federal Reserve dopo una serie di dati economici piuttosto positivi sulla ripresa del paese ed hanno visto il dollaro rafforzarsi.
Lo yen è rimasto sotto pressione con le aspettative verso misure di allentamento più aggressive da parte del nuovo Governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda.
Lunedì il nuovo governatore della BoJ Haruhiko Kuroda ha dichiarato che farà “tutto il necessario” per combattere la deflazione e raggiungere l’obiettivo di bilancio del 2,0%.
Nella prossima settimana gli investitori attenderanno la dichiarazione di politica della Federal Reserve, nella speculazione di una eventuale interruzione anticipata del piano di acquisti della banca. Il Presidente della Fed, Ben Bernanke, rilascerà una conferenza stampa dopo l’annuncio della politica monetaria.
Il Giappone rilascerà i dati sulla bilancia commerciale.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati. La guida salta lunedì e venerdì poiché non sono previsti dati rilevanti in queste giornate.
Martedì 19 marzo
Gli USA rilasceranno i dati sulle nuove concessioni edilizie, un indicatore chiave della futura attività di costruzione, insieme ai dati sui nuovi cantieri.
Mercoledì 20 marzo
In Giappone i mercati resteranno chiusi per festa nazionale.
Negli Stati Uniti la Federal Reserve annuncerà il tasso dei fondi federali, la dichiarazione ufficiale e le proiezioni trimestrali. L’annuncio sarà seguito dalla conferenza stampa del Presidente Fed Ben Bernanke per discutere della politica monetaria e delle stime di crescita.
Giovedì 21 marzo
Il Giappone pubblicherà i dati ufficiali sulla bilancia commerciale, la differenza in valore tra importazioni ed esportazioni.
Gli USA rilasceranno i dati settimanali del governo sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, , nonché i dati sulle vendite di case nuove e sull’attività manifatturiera di Philadelphia.