Investing.com – Il dollaro è salito al massimo di 4 giorni oggi contro lo yen, tra il miglioramento delle previsioni economiche mondiali e di dati sul settore manifatturiero giapponesi deludenti, che hanno pesato sulla richiesta di yen.
Negli scambi della mattinata europea, il cambio USD/JPY ha toccato 83,30, il massimo dal 27 marzo; successivamente il cambio si è attestato a 82,99 in salita dello 0,15%.
Supporto a 82,60, minimo del 28 marzo e resistenza a 83,46, massimo del 22 marzo.
La domanda di yen come valuta rifugio si è indebolita dopo il rilascio dei dati cinesi, che hanno mostrato un aumento dell’indice PMI manifatturiero al massimo di 11 mesi, a 53,1 a marzo, contro la lettura di 51,0 nel mese precedente, superando le aspettative degli esperti.
I dati hanno allentato i timori circa un rallentamento della seconda economia globale, ma gli investitori sono rimasti cauti in vista del rilascio dei dati manifatturieri del Regno Unito e degli Stati Uniti, previsto nel corso della giornata.
Nel frattempo, in Giappone i dati ufficiali hanno mostrato che l’indice manifatturiero Tankan è rimasto invariato a meno 4 nell’ultimo trimestre, contro le aspettative per un aumento a meno 1.
La relazione ha anche mostrato l’indiceTankan non-manifatturiero è salito a 5, in linea con le aspettative, da una lettura di 4 nel quarto trimestre.
I dati hanno alimentato nuove speculazioni che la Banca del Giappone possa condurre un ulteriore allentamento monetario, al fine di rilanciare l'economia.
Lo yen è sceso contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,18%, a 110,75.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno il report dell’Istituto Supply Management sull’attività manifatturiera.
Negli scambi della mattinata europea, il cambio USD/JPY ha toccato 83,30, il massimo dal 27 marzo; successivamente il cambio si è attestato a 82,99 in salita dello 0,15%.
Supporto a 82,60, minimo del 28 marzo e resistenza a 83,46, massimo del 22 marzo.
La domanda di yen come valuta rifugio si è indebolita dopo il rilascio dei dati cinesi, che hanno mostrato un aumento dell’indice PMI manifatturiero al massimo di 11 mesi, a 53,1 a marzo, contro la lettura di 51,0 nel mese precedente, superando le aspettative degli esperti.
I dati hanno allentato i timori circa un rallentamento della seconda economia globale, ma gli investitori sono rimasti cauti in vista del rilascio dei dati manifatturieri del Regno Unito e degli Stati Uniti, previsto nel corso della giornata.
Nel frattempo, in Giappone i dati ufficiali hanno mostrato che l’indice manifatturiero Tankan è rimasto invariato a meno 4 nell’ultimo trimestre, contro le aspettative per un aumento a meno 1.
La relazione ha anche mostrato l’indiceTankan non-manifatturiero è salito a 5, in linea con le aspettative, da una lettura di 4 nel quarto trimestre.
I dati hanno alimentato nuove speculazioni che la Banca del Giappone possa condurre un ulteriore allentamento monetario, al fine di rilanciare l'economia.
Lo yen è sceso contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,18%, a 110,75.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno il report dell’Istituto Supply Management sull’attività manifatturiera.