Investing.com – Lo yen è sceso venerdì contro il dollaro, la richiesta di valuta rifugio è stata colpita dall’accordo sull’ampliamento del fondo di salvataggio della zona euro contro il debito, spingendo le speranze che la crisi fiscale della zona euro si stia ritirando.
Il cambio USD/JPY ha toccato 81,82 venerdì, il minimo dal 9 marzo, successivamente il cambio si è attestato a 82,85, in salita dello 0,55% sulla settimana alla chiusura dei mercati.
Supporto a 81,82, minimo di venerdì e resistenza a 83,46, massimo del 22 marzo.
Il sentimento del mercato è stato spinto dall’accordo tra i ministri delle finanze della zona euro, sull’ampliamento del fondo di salvataggio della zona euro contro il debito a 800 miliardi di euro, per prevenire il contagio della crisi ad altre economie come Italia e Spagna.
Intanto il governo spagnolo ha annunciato 27 miliardi di tagli al bilancio, con le misure più austere degli ultimi 30 anni, nel timore che il paese possa essere il prossimo beneficiario del salvataggio.
I dati USA di venerdì hanno mostrato che la spesa dei consumatori ha segnato la più forte impennata degli ultimi 7 mesi a febbraio, mentre l’indice del sentimento dei consumatori è salito più del previsto a marzo.
Il Dipartimento del Commercio ha riferito che la spesa personale è aumentata dello 0,8% nel mese di febbraio, superando le aspettative di un aumento dello 0,6%, anche se il reddito è aumentato solo dello 0,2%, leggermente meno del previsto.
L’indice del sentimento dei consumatori Thomson Reuters/Università del Michigan Consumer relativo al mese di marzo è salito a 76,2, il picco da oltre un anno, superando le aspettative di un aumento al 75,1.
Martedì, il presidente della Fed Ben Bernanke ha dichiarato che è troppo presto per cantare vittoria per la ripresa USA , e che il tasso di disoccupazione è ancora troppo alto.
Lo yen è rimasto supportato dalle aziende giapponesi che hanno rimpatriato i capitali esteri prima della fine dell’anno fiscale del 31 marzo.
Intanto, il vice governatore della Banca del Giappone, ha dichiarato che la banca centrale è pronta a tenere una politica monetaria “super allentata”, per tutto il tempo necessario a battere la deflazione.
Lo yen è rimasto sotto pressione in seguito alla decisione a sorpresa della Banca del Giappone di allentare la politica monetaria e stabilire un target di inflazione, per supportare la crescita economica.
Nella prossima settimana, i mercati attenderanno i dati USA del settore manifatturiero, insieme al report sull’occupazione non agricola, mentre il Giappone rilascerà i dati del settore manifatturiero e del settore terziario.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 2 aprile
La Banca del Giappone pubblicherà i report sugli indici Tankan del settore manifatturiero e del settore terziario, indicatori basilari per la situazione economica.
Gli USA pubblicheranno il report dell’Institute for Supply Management sulla crescita del settore manifatturiero.
Martedì 3 aprile
Il Giappone pubblicherà i dati sui redditi medi, che sono strettamente correlati a quelli della spesa dei consumatori.
Gli USA pubblicheranno i dati sugli ordini industriali, un indicatore chiave della produzione. Nel corso della giornata la Federal Reserve pubblicherà i verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria.
Mercoledì 4 aprile
Gli USA pubblicheranno i dati sull’occupazione non agricola, insieme ad un report sul settore manifatturiero ed i dati sulle scorte di greggio. Nel corso della giornata è atteso l’intervento del Segretario al Tesoro, Timothy Geithner.
Giovedì 5 aprile
Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati del governo sulle richieste iniziali di disoccupazione, un importante segnale della situazione economica.
Venerdì 6 aprile
I mercati in Australia, Svizzera, zona euro, Regno Unito e Canada resteranno chiusi per festività nazionali.
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con i dati del governo in materia di variazioni dell’occupazione non agricola, seguiti dai dati sul tasso di disoccupazione. Il paese rilascerà inoltre un rapporto del governo sulla retribuzione media oraria.
Il cambio USD/JPY ha toccato 81,82 venerdì, il minimo dal 9 marzo, successivamente il cambio si è attestato a 82,85, in salita dello 0,55% sulla settimana alla chiusura dei mercati.
Supporto a 81,82, minimo di venerdì e resistenza a 83,46, massimo del 22 marzo.
Il sentimento del mercato è stato spinto dall’accordo tra i ministri delle finanze della zona euro, sull’ampliamento del fondo di salvataggio della zona euro contro il debito a 800 miliardi di euro, per prevenire il contagio della crisi ad altre economie come Italia e Spagna.
Intanto il governo spagnolo ha annunciato 27 miliardi di tagli al bilancio, con le misure più austere degli ultimi 30 anni, nel timore che il paese possa essere il prossimo beneficiario del salvataggio.
I dati USA di venerdì hanno mostrato che la spesa dei consumatori ha segnato la più forte impennata degli ultimi 7 mesi a febbraio, mentre l’indice del sentimento dei consumatori è salito più del previsto a marzo.
Il Dipartimento del Commercio ha riferito che la spesa personale è aumentata dello 0,8% nel mese di febbraio, superando le aspettative di un aumento dello 0,6%, anche se il reddito è aumentato solo dello 0,2%, leggermente meno del previsto.
L’indice del sentimento dei consumatori Thomson Reuters/Università del Michigan Consumer relativo al mese di marzo è salito a 76,2, il picco da oltre un anno, superando le aspettative di un aumento al 75,1.
Martedì, il presidente della Fed Ben Bernanke ha dichiarato che è troppo presto per cantare vittoria per la ripresa USA , e che il tasso di disoccupazione è ancora troppo alto.
Lo yen è rimasto supportato dalle aziende giapponesi che hanno rimpatriato i capitali esteri prima della fine dell’anno fiscale del 31 marzo.
Intanto, il vice governatore della Banca del Giappone, ha dichiarato che la banca centrale è pronta a tenere una politica monetaria “super allentata”, per tutto il tempo necessario a battere la deflazione.
Lo yen è rimasto sotto pressione in seguito alla decisione a sorpresa della Banca del Giappone di allentare la politica monetaria e stabilire un target di inflazione, per supportare la crescita economica.
Nella prossima settimana, i mercati attenderanno i dati USA del settore manifatturiero, insieme al report sull’occupazione non agricola, mentre il Giappone rilascerà i dati del settore manifatturiero e del settore terziario.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 2 aprile
La Banca del Giappone pubblicherà i report sugli indici Tankan del settore manifatturiero e del settore terziario, indicatori basilari per la situazione economica.
Gli USA pubblicheranno il report dell’Institute for Supply Management sulla crescita del settore manifatturiero.
Martedì 3 aprile
Il Giappone pubblicherà i dati sui redditi medi, che sono strettamente correlati a quelli della spesa dei consumatori.
Gli USA pubblicheranno i dati sugli ordini industriali, un indicatore chiave della produzione. Nel corso della giornata la Federal Reserve pubblicherà i verbali dell’ultimo meeting di politica monetaria.
Mercoledì 4 aprile
Gli USA pubblicheranno i dati sull’occupazione non agricola, insieme ad un report sul settore manifatturiero ed i dati sulle scorte di greggio. Nel corso della giornata è atteso l’intervento del Segretario al Tesoro, Timothy Geithner.
Giovedì 5 aprile
Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati del governo sulle richieste iniziali di disoccupazione, un importante segnale della situazione economica.
Venerdì 6 aprile
I mercati in Australia, Svizzera, zona euro, Regno Unito e Canada resteranno chiusi per festività nazionali.
Gli Stati Uniti concluderanno la settimana con i dati del governo in materia di variazioni dell’occupazione non agricola, seguiti dai dati sul tasso di disoccupazione. Il paese rilascerà inoltre un rapporto del governo sulla retribuzione media oraria.