Investing.com – Il dollaro USA si è staccato dal massimo di 2 anni e mezzo contro lo yen, dopo che il Ministro dell’Economia Giapponese Akira Amari ha dichiarato che uno yen debole non è un bene per l’economia.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio USD/JPY ha toccato 88,62, il minimo dal 10 gennaio; successivamente il cambio si è attestato a 88,85 in calo dello 0,70%.
Supporto 87,85, minimo del 1° gennaio e resistenza a 89,66, massimo di lunedì e massimo dal giugno 2010.
Durante una conferenza stampa, Amari ha dichiarato stamane che uno yen eccessivamente debole potrebbe avere un impatto negativo sull’economia facendo salire i prezzi all’importazione.
Lo yen è rimbalzato contro il dollaro poiché queste dichiarazioni hanno dato il via alle prese di profitto in vista del prossimo vertice di politica monetaria della Banca del Giappone.
Lo yen si è recentemente indebolito contro il dollaro per via della crescente pressione politica sull’attuazione di misure di allentamento monetario più aggressive da parte della BoJ .
Il dollaro è rimasto sotto pressione dopo che il
l Presidente della Federal Reserve ha indicato che la banca intende proseguire il programma di allentamento quantitativo.
In un discorso sull’economia e sulla politica monetaria tenuto ieri, il Presidente della Federal Reserve Bernanke si è detto insoddisfatto dai progressi compiuti dall’economia, nonostante i recenti segni di miglioramento.
Stamane il presidente della Federal Reserve Bank di San Francisco ha dichiarato di attendersi che la Fed continui il programma di acquisto di bond “nella seconda metà del 2013”.
Lo yen si è staccato dal minimo di 20 mesi contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,91% to hit 118,64.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle vendite al dettaglio, nonché i dati sull’IPC e sull’attività manifatturiera nello stato di New York.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio USD/JPY ha toccato 88,62, il minimo dal 10 gennaio; successivamente il cambio si è attestato a 88,85 in calo dello 0,70%.
Supporto 87,85, minimo del 1° gennaio e resistenza a 89,66, massimo di lunedì e massimo dal giugno 2010.
Durante una conferenza stampa, Amari ha dichiarato stamane che uno yen eccessivamente debole potrebbe avere un impatto negativo sull’economia facendo salire i prezzi all’importazione.
Lo yen è rimbalzato contro il dollaro poiché queste dichiarazioni hanno dato il via alle prese di profitto in vista del prossimo vertice di politica monetaria della Banca del Giappone.
Lo yen si è recentemente indebolito contro il dollaro per via della crescente pressione politica sull’attuazione di misure di allentamento monetario più aggressive da parte della BoJ .
Il dollaro è rimasto sotto pressione dopo che il
l Presidente della Federal Reserve ha indicato che la banca intende proseguire il programma di allentamento quantitativo.
In un discorso sull’economia e sulla politica monetaria tenuto ieri, il Presidente della Federal Reserve Bernanke si è detto insoddisfatto dai progressi compiuti dall’economia, nonostante i recenti segni di miglioramento.
Stamane il presidente della Federal Reserve Bank di San Francisco ha dichiarato di attendersi che la Fed continui il programma di acquisto di bond “nella seconda metà del 2013”.
Lo yen si è staccato dal minimo di 20 mesi contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,91% to hit 118,64.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle vendite al dettaglio, nonché i dati sull’IPC e sull’attività manifatturiera nello stato di New York.