Investing.com – Il dollaro è sceso contro lo yen questo giovedì, staccandosi dal massimo di quattro giorni, in seguito alla decisione della Banca del Giappone di non implementare nuove misure si stimolo, sebbene abbia aumentato il piano di acquisti e di prestiti.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY si è staccato da 79,96 il massimo dal 6 luglio; per attestarsi a 79,31, in calo dello 0,55%.
Supporto a 78,83 minimo del 18 giugno e resistenza a 80,01, massimo del 6 giugno.
In una mossa ampiamente prevista la Banca del Giappone ha lasciato invariato il tasso di interesse, vicino allo zero, evitando inoltre ulteriori misure di allentamento, dichiarando che la domanda interna riporterà in carreggiata la ripresa dell’economai nipponica.
Tuttavia la banca ha rivisto la composizione del programma di stimolo di 70 mila miliardi di yen, per acquistare più titoli a breve termine e ridurre la somma nelle operazioni a tasso fisso.
La Federal Reseve dichiarato che la situazione dell’economia USA dovrebbe peggiorare prima che la banca centrale implementi nuove misure di allentamento.
Nei verbali dell’ultimo meeting di politica di giugno, la Fed ha dichiarato che un ulteriore rallentamento economico porterebbe a nuove misure a sostegno della crescita.
La minoranza dei policymakers ha ritenuto fosse necessario un intervento per sostenere l’economia verso gli obiettivi di una maggiore occupazione ed una stabilità dei prezzi, altri hanno ritenuto che un ulteriore azione sarà garantita se la crescita dovesse allentare, se i rischi dovessero aumentare o se l’inflazione dove scendere “persistentemente” sotto l’obiettivo prefissato.
Lo yen è salito contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,68%, a 96,97.
Nel corso della giornata è attesa la conferenza stampa della BoJ, mentre gli USA rilasceranno di dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione seguiti da un report sui prezzi all’importazione.