Investing.com - Il dollaro USA è sceso stamane contro lo yen, il sentimento è sotto pressione nei diffusi timori di un crack del credito nella zona euro, in seguito alla vasta operazione di liquidità della BCE di ieri.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 80,84, il minimo giornaliero, successivamente il cambio si è attestato a 80,99, in calo dello 0,20%.
Supporto a 80,69, minimo del 5 luglio e resistenza a 81,65, massimo del 24 febbraio e di 8 mesi.
La BCE ha concesso 529 miliardi di euro in prestiti a 3 anni, dopo aver ricevuto richiesta da 800 banche, molte di più rispetto all’operazione dello scorso anno.
Il successo dell’operazione ha acceso i timori che la pressione sulla liquidità dell’area è destinata a continuare.
Intanto il biglietto verde è rimasto supportato dopo che il presidente della Federal Reserve ha cancellato le aspettative per nuove misure di allentamento della politica monetaria per sostenere l’economia USA.
Riferendo davanti al congresso, Bernanke ha dichiarato che i dati migliori sull’occupazione insieme all’aumento del petrolio, potrebbero spingere l’inflazione.
Tuttavia ha aggiunto che la banca central era pronto ad adeguarsi “in maniera appropriata” per supportare la ripresa economica.
I dati ufficiali in Giappone hanno mostrato che la spesa è salita nell’ultimo trimestre al picco degli ultimi 5 anni, salendo del 7,6% dopo un calo del 9,8% nel trimestre precedente.
Gli analisti avevano previsto per il dato un calo del 6,4% nell’ultimo trimestre.
Lo yen è salito contro l’euro,con EUR/JPY in calo dello 0,18%, a 107,93.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, mentre l’Institute for Supply Management produrrà un report sull’attività manifatturiera. Inoltre, il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke riferirà per il secondo giorno davanti al Congresso.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 80,84, il minimo giornaliero, successivamente il cambio si è attestato a 80,99, in calo dello 0,20%.
Supporto a 80,69, minimo del 5 luglio e resistenza a 81,65, massimo del 24 febbraio e di 8 mesi.
La BCE ha concesso 529 miliardi di euro in prestiti a 3 anni, dopo aver ricevuto richiesta da 800 banche, molte di più rispetto all’operazione dello scorso anno.
Il successo dell’operazione ha acceso i timori che la pressione sulla liquidità dell’area è destinata a continuare.
Intanto il biglietto verde è rimasto supportato dopo che il presidente della Federal Reserve ha cancellato le aspettative per nuove misure di allentamento della politica monetaria per sostenere l’economia USA.
Riferendo davanti al congresso, Bernanke ha dichiarato che i dati migliori sull’occupazione insieme all’aumento del petrolio, potrebbero spingere l’inflazione.
Tuttavia ha aggiunto che la banca central era pronto ad adeguarsi “in maniera appropriata” per supportare la ripresa economica.
I dati ufficiali in Giappone hanno mostrato che la spesa è salita nell’ultimo trimestre al picco degli ultimi 5 anni, salendo del 7,6% dopo un calo del 9,8% nel trimestre precedente.
Gli analisti avevano previsto per il dato un calo del 6,4% nell’ultimo trimestre.
Lo yen è salito contro l’euro,con EUR/JPY in calo dello 0,18%, a 107,93.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, mentre l’Institute for Supply Management produrrà un report sull’attività manifatturiera. Inoltre, il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke riferirà per il secondo giorno davanti al Congresso.