Investing.com – Il dollaro è rimasto pressoché invariato contro lo yen stamane, vicino al massimo di 11 mesi, lo yen è ancora debole per via dell’allentamento monetario della Banca del Giappone dello scorso mese
Negli scambi della mattinata europea, il cambio USD/JPY ha toccato 83,79, il massimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 83,73 in salita dello 0,03%.
Supporto a 83,31, minimo di martedì e resistenza a 84,17, massimo del 15 marzo e di 11 mesi.
Lo yen è rimasto sotto pressione in seguito alla decisione a sorpresa della Banca del Giappone di allentare la politica monetaria e stabilire un target di inflazione, mentre il deficit del paese ha minacciato lo status di valuta rifugio della moneta nipponica.
La scorsa settimana la BoJ non ha annunciato nessuna manovra di allentamento quantitativo, in seguito al meeting di politica monetaria, ma ha allargato il prestito alle imprese nei settori in “forte-crescita”, indicando che la banca centrale non si è spostata da una politica di allentamento.
Intanto il dollaro è supportato dalla prospettiva di una ripresa economica negli Stati Uniti.
Il governo USA ha mostrato che il numero delle concessioni edilizie rilasciate negli USA è salito più del previsto a febbraio, salendo al massimo dal 2008, mentre le nuove costruzioni sono scese leggermente.
Lo yen è sceso anche contro l’euro e contro la sterlina, con EUR/JPY in salita dello 0,43% al massimo di 5 mesi di 111,17 e GBP/JPY in salita dello 0,34% a 133,25.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulla vendita di case esistenti.
Negli scambi della mattinata europea, il cambio USD/JPY ha toccato 83,79, il massimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 83,73 in salita dello 0,03%.
Supporto a 83,31, minimo di martedì e resistenza a 84,17, massimo del 15 marzo e di 11 mesi.
Lo yen è rimasto sotto pressione in seguito alla decisione a sorpresa della Banca del Giappone di allentare la politica monetaria e stabilire un target di inflazione, mentre il deficit del paese ha minacciato lo status di valuta rifugio della moneta nipponica.
La scorsa settimana la BoJ non ha annunciato nessuna manovra di allentamento quantitativo, in seguito al meeting di politica monetaria, ma ha allargato il prestito alle imprese nei settori in “forte-crescita”, indicando che la banca centrale non si è spostata da una politica di allentamento.
Intanto il dollaro è supportato dalla prospettiva di una ripresa economica negli Stati Uniti.
Il governo USA ha mostrato che il numero delle concessioni edilizie rilasciate negli USA è salito più del previsto a febbraio, salendo al massimo dal 2008, mentre le nuove costruzioni sono scese leggermente.
Lo yen è sceso anche contro l’euro e contro la sterlina, con EUR/JPY in salita dello 0,43% al massimo di 5 mesi di 111,17 e GBP/JPY in salita dello 0,34% a 133,25.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulla vendita di case esistenti.