Investing.com – Il dollaro è stabile contro lo yen questo mercoledì, mentre gli investitori attendono cauti l’esito del vertice di politica monetaria della Fed di oggi e tengono d’occhio il vertice BCE di domani.
Nella prima mattinata europea, il cambio USD/JPY ha toccato 77,92 il minimo dall’1 giugno; successivamente il cambio si è attestato a 78,11, in calo dello 0,01%.
Supporto a 77,65 minimo del 1° giugno e resistenza a 78,53, massimo del 30luglio.
I mercati attendono l’esito del meeting di politica monetaria della Federal Reserve previsto per questo mercoledì, nella speculazione un possibile intervento da parte della banca centrale.
Gli investitori sono limitati dai timori che l’intervento della BCE sia meno deciso del previsto, e che deluda le aspettative dei mercati.
Le aspettative verso l’annuncio di nuove misure da parte della BCE per arrestare la crisi del debito che imperversa nella zona euro, sono aumentate dopo che il Presidente Mario Draghi si è impegnato a fare tutto il possibile per preservare la moneta unica.
Il biglietto verde è sceso al minimo di 2 mesi contro lo yen, dopo il rilascio dei dati che mostrano un calo dell’attività manifatturiera cinese, al minimo degli ultimi 8 mesi; un dato che ha riacceso i timori verso un rallentamento della seconda economia globale.
Il Ministro delle Finanze nipponico Jun Azumi ha respinto la richiesta della Banca del Giappone di acquistare bond esteri per indebolire lo yen, dichiarando che una tale manovra interferirebbe con il ministero delle finanze sulla politica del tasso di cambio.
Azumi ha sottolineato che al momento non ci sono manovre per limitare l’eccessivo apprezzamento dello yen.
Lo yen è sceso contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,11%, a 96,26.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sull’occupazione non agricola mentre l’ISM rilascerà un report sull’attività manifatturiera USA.
Nella prima mattinata europea, il cambio USD/JPY ha toccato 77,92 il minimo dall’1 giugno; successivamente il cambio si è attestato a 78,11, in calo dello 0,01%.
Supporto a 77,65 minimo del 1° giugno e resistenza a 78,53, massimo del 30luglio.
I mercati attendono l’esito del meeting di politica monetaria della Federal Reserve previsto per questo mercoledì, nella speculazione un possibile intervento da parte della banca centrale.
Gli investitori sono limitati dai timori che l’intervento della BCE sia meno deciso del previsto, e che deluda le aspettative dei mercati.
Le aspettative verso l’annuncio di nuove misure da parte della BCE per arrestare la crisi del debito che imperversa nella zona euro, sono aumentate dopo che il Presidente Mario Draghi si è impegnato a fare tutto il possibile per preservare la moneta unica.
Il biglietto verde è sceso al minimo di 2 mesi contro lo yen, dopo il rilascio dei dati che mostrano un calo dell’attività manifatturiera cinese, al minimo degli ultimi 8 mesi; un dato che ha riacceso i timori verso un rallentamento della seconda economia globale.
Il Ministro delle Finanze nipponico Jun Azumi ha respinto la richiesta della Banca del Giappone di acquistare bond esteri per indebolire lo yen, dichiarando che una tale manovra interferirebbe con il ministero delle finanze sulla politica del tasso di cambio.
Azumi ha sottolineato che al momento non ci sono manovre per limitare l’eccessivo apprezzamento dello yen.
Lo yen è sceso contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,11%, a 96,26.
Nel corso della giornata gli USA rilasceranno i dati sull’occupazione non agricola mentre l’ISM rilascerà un report sull’attività manifatturiera USA.