Investing.com – Il dollaro USA è stabile contro lo yen negli scambi di stamane, i dati deboli di USA e Cin ahanno supportato la richiesta di valuta rifugio, mentre i dati economici deludenti provenienti dal Giappone hanno pesato sulla domanda di yen.
Nelle prime fasi degli scambi europei il cambio USD/JPY ha toccato 77,43, il minimo dal 3 luglio; successivamente il cambio si è attestato a 79,64, in salita dello 0,04%.
Supporto a 79,21, minimo del 28 giugno e resistenza a 80,01, massimo del 6 luglio.
Venerdì i dati dell’ U.S. Bureau of Labor Statistics hanno mostrato che l’economia ha segnato 80.000 nuovi posti di lavoro a giugno, contro le previsioni di un aumento di 90.000. E’ la terza volta consecutiva che il livello non riesce a superare i 100.000.
Il report segue il dato sulla disoccupazione USA, stabile all’8,2% in linea con le aspettative.
Intanto in Cina i dati mostrano che l’IPC cinese hanno è salita al passo più lento dal gennaio 2010, potenzialmente dando a Pechino lo spazio necessario per un’altra manovra di allentamento monetario.
La decisione a sorpresa della Banca Popolare Cinese di tagliare i tassi per la seconda volta in meno di un mese ha alimentato i timori sulla crescita della seconda economia mondiale.
In Giappone i dati hanno mostrato che il disavanzo del paese si è ristretto a 0,28 mila miliardi di yen a maggio, contro il dato di aprile di 0,29 mila miliardi di yen, deludendo le aspettative di un aumento a 0,42 0,28 mila miliardi di yen.
Intanto un report ha mostrato che gli ordinativi di macchinari core sono scesi del 14% a maggio, contro le aspettative di un calo del 2,4% e contro l’aumento del 5,7% del mese scorso.
Lo yen è sceso contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,08% a 97,94.
Nel corso della giornata, sarà rilasciato un report sulla fiducia degli investitori nella zona euro, mentre il Presidente della BCE comparirà davanti al Parlamento Europeo.
Gli investitori osserveranno oggi il meeting dell’Eurogruppo, che discuterà il piano annunciato lo scorso mese per sostenere i paesi indebitati, sebbene non ci si aspetti altro dal meeting fuorché i dettagli dell’accordo.
Nelle prime fasi degli scambi europei il cambio USD/JPY ha toccato 77,43, il minimo dal 3 luglio; successivamente il cambio si è attestato a 79,64, in salita dello 0,04%.
Supporto a 79,21, minimo del 28 giugno e resistenza a 80,01, massimo del 6 luglio.
Venerdì i dati dell’ U.S. Bureau of Labor Statistics hanno mostrato che l’economia ha segnato 80.000 nuovi posti di lavoro a giugno, contro le previsioni di un aumento di 90.000. E’ la terza volta consecutiva che il livello non riesce a superare i 100.000.
Il report segue il dato sulla disoccupazione USA, stabile all’8,2% in linea con le aspettative.
Intanto in Cina i dati mostrano che l’IPC cinese hanno è salita al passo più lento dal gennaio 2010, potenzialmente dando a Pechino lo spazio necessario per un’altra manovra di allentamento monetario.
La decisione a sorpresa della Banca Popolare Cinese di tagliare i tassi per la seconda volta in meno di un mese ha alimentato i timori sulla crescita della seconda economia mondiale.
In Giappone i dati hanno mostrato che il disavanzo del paese si è ristretto a 0,28 mila miliardi di yen a maggio, contro il dato di aprile di 0,29 mila miliardi di yen, deludendo le aspettative di un aumento a 0,42 0,28 mila miliardi di yen.
Intanto un report ha mostrato che gli ordinativi di macchinari core sono scesi del 14% a maggio, contro le aspettative di un calo del 2,4% e contro l’aumento del 5,7% del mese scorso.
Lo yen è sceso contro l’euro, con EUR/JPY in salita dello 0,08% a 97,94.
Nel corso della giornata, sarà rilasciato un report sulla fiducia degli investitori nella zona euro, mentre il Presidente della BCE comparirà davanti al Parlamento Europeo.
Gli investitori osserveranno oggi il meeting dell’Eurogruppo, che discuterà il piano annunciato lo scorso mese per sostenere i paesi indebitati, sebbene non ci si aspetti altro dal meeting fuorché i dettagli dell’accordo.