Investing.com – Il dollaro è stabile stamane contro lo yen, dopo le elezioni del week end in Grecia e Francia che hanno alimentato i timori sulla gestione futura della crisi del debito della zona euro.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 79,65, il minimo dal 1° maggio; successivamente il cambio si è attestato a 79,85 in calo dello 0,01%.
Supporto a 79,35, il minimo del 20 febbraio e resistenza a 80,59, massimo del 1° maggio.
I mercati restano cauti dopo che in Grecia nessuno dei 2 partiti a favore del salvataggio è riuscito ad assicurarsi abbastanza voti per la maggioranza in parlamento, con gli elettori che hanno scelto partiti minori contro le dure misure di austerità, mettendo in dubbio il futuro dell’accordo sul salvataggio internazionale.
Intanto in Francia il presidente uscente Nicolas Sarkozy è stato sconfitto dal candidato socialista François Hollande, che ha criticato le dure misure di austerità del paese.
I verbali dei meeting della Banca del Giappone del 9 e 10 aprile hanno mostrato la convinzione dei policymakers che l’economia nipponica stia mostrando segni di miglioramento.
Hanno aggiunto che c’è ancora un certo livello di incertezza sull’economia globale, e che il Giappone sta ancora affrontando la sfida della deflazione.
La Banca del Giappone ha lasciato invariato il tasso di interesse vicino allo zero.
Lo yen è salito contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,66%, a 103,79.
Nel corso della giornata, la zona euro pubblicherà un rapporto sulla fiducia dei consumatori, mentre la Germania pubblicherà i dati ufficiali sugli ordinativi di fabbrica.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 79,65, il minimo dal 1° maggio; successivamente il cambio si è attestato a 79,85 in calo dello 0,01%.
Supporto a 79,35, il minimo del 20 febbraio e resistenza a 80,59, massimo del 1° maggio.
I mercati restano cauti dopo che in Grecia nessuno dei 2 partiti a favore del salvataggio è riuscito ad assicurarsi abbastanza voti per la maggioranza in parlamento, con gli elettori che hanno scelto partiti minori contro le dure misure di austerità, mettendo in dubbio il futuro dell’accordo sul salvataggio internazionale.
Intanto in Francia il presidente uscente Nicolas Sarkozy è stato sconfitto dal candidato socialista François Hollande, che ha criticato le dure misure di austerità del paese.
I verbali dei meeting della Banca del Giappone del 9 e 10 aprile hanno mostrato la convinzione dei policymakers che l’economia nipponica stia mostrando segni di miglioramento.
Hanno aggiunto che c’è ancora un certo livello di incertezza sull’economia globale, e che il Giappone sta ancora affrontando la sfida della deflazione.
La Banca del Giappone ha lasciato invariato il tasso di interesse vicino allo zero.
Lo yen è salito contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,66%, a 103,79.
Nel corso della giornata, la zona euro pubblicherà un rapporto sulla fiducia dei consumatori, mentre la Germania pubblicherà i dati ufficiali sugli ordinativi di fabbrica.