Investing.com - La Banca Centrale Europea annuncerà la decisione sui tassi di interesse oggi alle 12:45 GMT (7:45AM ET). Si prevede che la BCE decida di lasciare invariati i tassi di interesse nonostante i recenti dati sull’inflazione e sulla crescita.
Ciò significa che il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale ed il tasso di interesse sui depositi resteranno invariati rispettivamente allo 0,00%, 0,25% ed allo 0,40%.
Si prevede inoltre che la BCE decida di ridurre il programma di acquisti di 20 miliardi di euro alla fine di marzo, e continuare ad un ritmo mensile di acquisti di 60 miliardi di euro (63,4 miliardi di dollari) fino alla fine del dicembre 2017, o anche oltre, se necessario, finché il Consiglio Direttivo non vedrà un adeguamento dell’andamento dell’inflazione.
Si prevede che la BCE riveda al rialzo le previsioni di crescita e d’inflazione.
I mercati saranno concentrati sulla revisione delle previsioni economiche della BCE.
Gli economisti Nomura prevedono una revisione della crescita del PIL per il 2017 all’1,8%, dal precedente 1,7%, per riflettere la crescita maggiore del previsto registrata negli ultimi mesi.
Secondo gli economisti di Morgan Stanley le previsioni saranno “pressoché invariate” con una possibile leggera revisione al rialzo.
Per l’IPC Nomura prevede una leggera revisione al rialzo con un aumento per il 2017 all’1,4% dal precedente 1,3%.
Secondo Barclays invece l’IPC sarà “rivisto di almeno mezzo punto (dall’1,3% all’1,8%)”.
“Tuttavia, ciò che realmente conta per la definizione della politica economica futura sono le previsioni 2018 e 2019, che a dicembre erano all’1,5% ed all’1,7%”, affermano gli analisti, aggiungendo che “probabilmente vedremo delle importanti variazioni”.
Draghi pronto a ripetersi per via dei “rischi al ribasso”
Sicuramente, tutti gli occhi saranno puntati sulla conferenza stampa del Presidente BCE Mario Draghi, che si terrà a 45 minuti dopo l’annuncio della decisione di politica monetaria. Probabilmente Draghi eviterà qualsiasi riferimento ad un riduzione del programma di acquisti, attenendosi invece alla sua visione secondo cui il recente aumento dell’inflazione è temporaneo, la crescita è fragile, ed i rischi della politica pesano sulle previsioni, dunque è necessario un ulteriore stimolo.
“Durante la conferenza stampa post vertice, ci aspettiamo che il Presidente BCE Mario Draghi riconosca che i rischi al ribasso per le previsioni economiche si siano ridotti nelle ultime settimane”, dichiarano gli analisti di Nomura.
“Tuttavia, in parte a causa dei rischi politici che ben conosciamo, Draghi sottolineerà che nella visione d’insieme esistono dei rischi al ribasso”, aggiungono gli analisti.
Anche Barclays ha evidenziato che la BCE si trova in una posizione difficile nel mandare segnali rialzisti ai mercati in un momento in cui i rischi legati alle prossime elezioni in Francia sono in salita.
“La possibilità di una vittoria di Marine Le Pen - sebbene i sondaggi (Ipsos and Kantar) indichino sia poco probabile - potrebbe presentare dei rischi per l’integrità dell’unione monetaria ed ha già dimostrato di aver avuto degli effetti sugli spread”, aggiungono dalla Barclays.
“Di conseguenza, crediamo che la BCE possa decidere di aspettare l’esito delle elezioni francesi prima di intervenire sulla politica monetaria”, concludono.
Secondo Morgan Stanley Draghi “sottolineerà che il Consiglio Direttivo vede ancora la presenza di rischi al ribasso, che il programma di stimolo monetario in corso andrà avanti finché sarà necessario, che i tassi resteranno dove sono, o addirittura saranno ridotti (le nostre proiezioni vedono una lettura invariata)” anche dopo la conclusione del programma di acquisti.
Prossimi passi verso una politica meno accomodante
Secondo gli analisti, “il prossimo passo della BCE volto a mandare un messaggio più equilibrato e a preparare i mercati ad un’ulteriore riduzione del programma di allentamento sarà quello di fornire una valutazione del rischio bilanciata”.
Questo passo è previsto dagli analisti per il vertice di giugno.
“Una volta che il passo sarà stato fatto, il passo successivo sarà quello di annunciare che il programma di stimolo continuerà anche nel 2018, ma sarà ulteriormente ridotto” affermano gli esperti, precisando che “il periodo giusto per farlo sarebbe il prossimo settembre”.
Con queste dichiarazioni Morgan Stanley sembra in linea con un recente sondaggio Reuters secondo il quale la BCE attenderà l’esito delle elezioni dei principali paesi europei e si limiterà a segnalare un cambiamento di questa politica ultra-allentata verso la fine di quest’anno o all’inizio del prossimo.
Indipendentemente della tempistica, Dankse Bank ha indicato che, quando la BCE sarà pronta ad assumere un atteggiamento meno accomodante, allora sarà pronta ad intervenire anche sulle previsioni future.
“Attualmente, la BCE comunica che i tassi ‘resteranno ai livelli attuali o anche minori per un periodo di tempo piuttosto lungo, anche oltre la conclusione del programma di acquisti’ e ad un certo punto la BCE inizierà a comunicare che i tassi non dovranno più scendere, ma restare ai livelli attuali per un periodo di tempo piuttosto lungo”, spiegano gli economisti.