Secondo UBS, i Commodity Trading Advisors (CTA) stanno mantenendo un posizionamento di propensione al rischio utilizzando l'oro e il dollaro statunitense come coperture contro il rischio.
Nonostante le azioni si siano mosse lateralmente a novembre, ad eccezione degli indici statunitensi e canadesi, i CTA non hanno ridotto significativamente le loro posizioni lunghe. Ciò è attribuito a una minore volatilità realizzata, che ha contribuito a limitare i deflussi.
Attualmente, il beta azionario complessivo dei CTA è in linea con la sua media di lungo termine, e il loro rischio azionario è ora prevalentemente concentrato su operazioni di valore relativo, favorendo posizioni lunghe sulle azioni statunitensi rispetto a posizioni corte su azioni europee e latinoamericane.
Nei mercati valutari, dopo una recente ondata di acquisti di dollari statunitensi, stimata intorno ai 50-60 miliardi di dollari, si ritiene che i CTA abbiano un margine limitato per aumentare le loro posizioni, in particolare nelle valute del G10.
Si prevede un'attività di presa di profitto su valute come la rupia indiana (INR), il sol peruviano (PEN), lo shekel israeliano (ILS), il dollaro canadese (CAD) e la corona norvegese (NOK). Tuttavia, l'aspettativa predominante è quella di un dollaro statunitense più forte.
L'attenzione dei CTA si è spostata all'interno del settore delle materie prime, con significative vendite nei metalli nelle ultime settimane. In futuro, è probabile che rivolgano la loro attenzione all'acquisto di prodotti energetici e agricoli.
Gli attuali segnali di mercato indicano una posizione rialzista su azioni, credito e dollaro statunitense, mentre si mantiene una visione ribassista sui bond. In particolare, i CTA sono rialzisti sulla maggior parte dei mercati azionari, soprattutto negli Stati Uniti, mentre mantengono posizioni ribassiste sugli indici latinoamericani, Kospi2 e CAC.
Nei mercati valutari, c'è un sentiment rialzista sul dollaro statunitense e sulle valute EMEA, neutralità sulla sterlina britannica e ribassismo sulle valute delle materie prime e latinoamericane. Per quanto riguarda le materie prime, c'è una prospettiva rialzista sui metalli preziosi, una posizione neutrale sui metalli industriali e una prospettiva ribassista sui prodotti energetici e agricoli.
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