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Il dollaro resta in calo dopo i report economici USA

Pubblicato 20.01.2016, 14:42
Il dollaro mantiene le perdite contro i rivali, i dati USA deludono le attese
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Investing.com - Il dollaro resta in calo contro le altre principali valute questo mercoledì, dopo la pubblicazione dei report economici USA deludenti, mentre i timori per il crollo del greggio supportano la domanda dello yen e del franco svizzero, tradizionali valute rifugio.

Il cambio USD/JPY scende dello 0,73% a 116,74, staccandosi dal minimo di un anno di 115,98 segnato precedentemente.

Il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che i prezzi al consumo sono scesi dello 0,1% a dicembre, contro le aspettative di una lettura invariata. Su base annua, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,7%.

L’indice IPC core, che non tiene conto dei costi di alimentari ed energetici, è salito dello 0,1%, deludendo le aspettative di un aumento dello 0,2%.

Secondo il Dipartimento per il Commercio, inoltre, le nuove costruzioni sono scese del 2,5% a 1,149 milioni di unità il mese scorso dal totale di 1,179 milioni di unità di novembre. Gli analisti si aspettavano un aumento dell’1,6% a 1,200 milioni di unità.

Intanto, il numero delle concessioni edilizie è sceso del 3,9% a 1,232 milioni di unità dal totale di novembre di 1,289 milioni di unità. Gli economisti avevano previsto un calo del 6,4% a 1,200 milioni di unità.

Lo yen, tradizionale valuta rifugio, resta supportato dal momento che il prezzo del greggio è crollato al minimo dal 2003, attestandosi al di sotto dei 28 dollari al barile, dopo il report dell’Agenzia Internazionale per l’Energia in cui si legge che il mercato del greggio risulterà in esubero almeno fino alla fine del 2016.

Il crollo del prezzo del greggio continua a pesare sul dollaro canadese, legato alla materia prima. Il cambio USD/CAD è in salita dello 0,25% ad un nuovo massimo di 13 anni di 1,4615.

Statistics Canada ha dichiarato che le vendite del settore manifatturiero sono aumentate dell’1,0% a novembre, contro le aspettative di un incremento dello 0,5%.

Le vendite all’ingrosso canadesi sono salite dell’1,8% a novembre, ben al di sopra dello 0,5% previsto.

Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD giù dello 0,69% a 0,6860 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,62% a 0,6374.

Il cambio EUR/USD è stabile a 1,0906 dopo aver segnato il massimo di 1,0976 all’inizio della seduta.

Intanto, il dollaro resta in calo contro la sterlina e il franco svizzero, con la coppia GBP/USD su dello 0,10% al minimo di quasi sette anni di 1,4175 ed il cambio USD/CHF giù dello 0,12% a 1,0021.

Questa mattina, l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che il tasso di disoccupazione è sceso al 5,1% nel trimestre terminato a novembre, il minimo dal trimestre conclusosi nel gennaio del 2006.

Il numero degli occupati è salito di 267.000 unità, il terzo aumento maggiore mai registrato.

La media dei compensi settimanali esclusi i bonus è salita dell’1,9% contro le aspettative di un aumento dell’1,8%. Si tratta del tasso di crescita più lento dal febbraio dello scorso anno.

Compresi i bonus, gli stipendi sono aumentati del 2,0% nel trimestre terminato a novembre, al di sotto del previsto aumento del 2,1% ed in calo dal 2,4% registrato nel trimestre precedente.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,08% a 99,09.

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