Investing.com – Il dollaro statunitense è rimasto in salita contro le principali controparti questo lunedì, con gli investitori che restano cauti nell’incertezza finanziaria in Grecia e Spagna, mentre le previsioni sulla crescita mondiale risentono dei report sugli utili corporate piuttosto deboli.
Nella mattinata degli scambi statunitensi, il dollaro è rimasto in salita contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,32% a 1,2899.
I volumi si prevedono ridotti durante la mattinata statunitense, come conseguenza della prima chiusura non programmata dei mercati statunitensi dal settembre 2001, dovuta al passaggio dell’uragano Sandy nella parte nordorientale degli Stati Uniti.
Il sentimento sulla moneta unica ha risentito dell’incertezza sulla ripresa dell’economia mondiale, nonostante i dati di venerdì sul PIL del terzo trimestre migliore del previsto che hanno contrastato i report sugli utili corporate piuttosto deboli.
Gli investitori sono rimasti cauti nei timori sulla capacità della Grecia di rispettare e implementare le misure di austerity richieste, visto il blocco dell’ultimo round di tagli.
Intanto gli investitori attendono nel corso della giornata il Primo Ministro spagnolo Mariano Rajoy riceverà il Premier Italiano Mario Monti a Madrid, mentre sale la pressione sull’eventuale richiesta di salvataggio dalla zona euro.
Il biglietto verde è in salita contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,44% a 1,6034.
Nel Regno Unito i dati hanno mostrato un aumento dei prestiti da parte della banche britanniche. Il dato è aumentato al ritmo più veloce degli ultimi 4 anni e mezzo, e anche le approvazioni mutui hanno superato le aspettative.
La Banca d’Inghilterra ha dichiarato che i prestiti ai privati sono aumentati a 1,7 miliardi di sterline a settembre, dopo un calo di 0,3 miliardi di sterline ad agosto, l’aumento maggiore dal febbraio 2008. Gli analisti avevano previsto che i prestiti netti sarebbero aumentati di 0,6 miliardi di sterline.
La BoE ha affermato che le approvazioni mutui sono salite a 50.024 a settembre contro i 47.921 di agosto, contro le previsioni di 48.000.
Il biglietto verde è stabile contro lo yen, con USD/JPY in calo dello 0,02% a 79,63, mentre è salito contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,24% a 0,9370.
Ci si aspetta che la Banca del Giappone implementi ulteriormente le misure di allentamento monetario, nel corso del vertice di politica che si terrà questo
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono salite dello 0,4% a settembre contro il dato dello scorso anno, dopo un aumento rivisto dell’1,7% ad agosto. Gli economisti avevano previsto un aumento dell’1%.
Il biglietto verde è in salita contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,27% a 0,9997, AUD/USD in calo dello 0,18% a 1,0355 e NZD/USD in calo dello 0,27% a 0,8206.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,25% a 80,30.
Sul dollaro non hanno avuto ripercussioni i dati ufficiali USA che hanno mostrato un aumento delle spese personali core pari allo 0,1% a settembre, che hanno confermato le aspettative, colpendo le previsioni di un aumento dello 0,6%.
Nella mattinata degli scambi statunitensi, il dollaro è rimasto in salita contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,32% a 1,2899.
I volumi si prevedono ridotti durante la mattinata statunitense, come conseguenza della prima chiusura non programmata dei mercati statunitensi dal settembre 2001, dovuta al passaggio dell’uragano Sandy nella parte nordorientale degli Stati Uniti.
Il sentimento sulla moneta unica ha risentito dell’incertezza sulla ripresa dell’economia mondiale, nonostante i dati di venerdì sul PIL del terzo trimestre migliore del previsto che hanno contrastato i report sugli utili corporate piuttosto deboli.
Gli investitori sono rimasti cauti nei timori sulla capacità della Grecia di rispettare e implementare le misure di austerity richieste, visto il blocco dell’ultimo round di tagli.
Intanto gli investitori attendono nel corso della giornata il Primo Ministro spagnolo Mariano Rajoy riceverà il Premier Italiano Mario Monti a Madrid, mentre sale la pressione sull’eventuale richiesta di salvataggio dalla zona euro.
Il biglietto verde è in salita contro la sterlina, con GBP/USD in calo dello 0,44% a 1,6034.
Nel Regno Unito i dati hanno mostrato un aumento dei prestiti da parte della banche britanniche. Il dato è aumentato al ritmo più veloce degli ultimi 4 anni e mezzo, e anche le approvazioni mutui hanno superato le aspettative.
La Banca d’Inghilterra ha dichiarato che i prestiti ai privati sono aumentati a 1,7 miliardi di sterline a settembre, dopo un calo di 0,3 miliardi di sterline ad agosto, l’aumento maggiore dal febbraio 2008. Gli analisti avevano previsto che i prestiti netti sarebbero aumentati di 0,6 miliardi di sterline.
La BoE ha affermato che le approvazioni mutui sono salite a 50.024 a settembre contro i 47.921 di agosto, contro le previsioni di 48.000.
Il biglietto verde è stabile contro lo yen, con USD/JPY in calo dello 0,02% a 79,63, mentre è salito contro il franco svizzero, con USD/CHF in salita dello 0,24% a 0,9370.
Ci si aspetta che la Banca del Giappone implementi ulteriormente le misure di allentamento monetario, nel corso del vertice di politica che si terrà questo
Stamane i dati ufficiali hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono salite dello 0,4% a settembre contro il dato dello scorso anno, dopo un aumento rivisto dell’1,7% ad agosto. Gli economisti avevano previsto un aumento dell’1%.
Il biglietto verde è in salita contro le controparti canadesi, australiane e neozelandesi, con USD/CAD in salita dello 0,27% a 0,9997, AUD/USD in calo dello 0,18% a 1,0355 e NZD/USD in calo dello 0,27% a 0,8206.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,25% a 80,30.
Sul dollaro non hanno avuto ripercussioni i dati ufficiali USA che hanno mostrato un aumento delle spese personali core pari allo 0,1% a settembre, che hanno confermato le aspettative, colpendo le previsioni di un aumento dello 0,6%.