Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro si rafforza questo mercoledì, sull’aumento delle aspettative di un aggressivo inasprimento della politica monetaria da parte della Federal Reserve, mentre sull’euro pesa la prospettiva di ulteriori sanzioni contro la Russia.
Alle 9 CEST, l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,2% a 99,640, vicino al massimo dal maggio 2000.
Il dollaro è stato incoraggiato dai commenti della Governatrice della Federal Reserve Lael Brainard, che aspetta di essere confermata vice Presidente della banca centrale statunitense, e che ha chiesto aumenti dei tassi di interesse e rapide riduzioni del bilancio della Fed per portare la politica monetaria USA ad un “livello più neutrale” quest’anno.
Intanto, il cambio EUR/USD scende dello 0,2% a 1,0884, arrivando al minimo di quasi un mese, mentre USA, Unione Europea e G7 discutono di un nuovo round di sanzioni contro la Russia, compreso un divieto statunitense sugli investimenti nel paese ed il blocco delle importazioni di carbone da parte dell’UE.
La coppia USD/JPY sale dello 0,3% a 123,91, tornando verso il picco di quasi sette anni di marzo di 125,10, con il crescente divario tra i rendimenti USA e nipponici che pesa sullo yen.
Il cambio GBP/USD va giù dello 0,1% a 1,3062, mentre la coppia AUD/USD resta stabile a 0,7580, mantenendo la forza di ieri dopo che la Reserve Bank of Australia ha segnalato l’arrivo di un aumento dei tassi di interesse.
La coppia USD/PLN sale dello 0,2% a 4,2671 ed il cambio EUR/PLN va su dello 0,1% a 4,6467 in vista del vertice della banca centrale polacca nel corso della giornata, che dovrebbe risultare in un aumento dei tassi di interesse per la settima volta di fila, per contrastare l’impennata dell’inflazione.