Investing.com - Il dollaro mantiene i guadagni contro le altre principali valute negli scambi sottotono di questo lunedì, supportato ancora dai dati positivi statunitensi di venerdì, mentre l’attenzione degli investitori è rivolta alla pubblicazione dei dati sull’attività del settore manifatturiero USA prevista nel corso della giornata.
Il cambio USD/JPY è pressoché invariato a 101,37, non lontano dal massimo di una settimana di giovedì scorso di 101,86.
Il biglietto verde si è rafforzato dopo i dati rivisti di venerdì dell’Università del Michigan secondo cui l’indice sul sentimento dei consumatori è salito a 91,2 a settembre dalla stima precedente di 89,8, superando le attese di una lettura pari a 90,0.
I dati hanno rivelato inoltre che l’indice dei direttori acquisti di Chicago è salito a 54,2 questo mese da 51,5 del mese precedente, ben al di sopra del valore di 52,0 previsto.
La coppia EUR/USD è stabile a 1,1234.
Il sentimento dei mercati è stato incoraggiato dalle notizie della scorsa settimana secondo cui Deutsche Bank (DE:DBKGn) sarebbe vicina ad un accordo per chiudere le indagini sulle obbligazioni legate ai mutui pagando 5,4 miliardi di dollari di multa, molti meno rispetto ai 14 miliardi di dollari inizialmente richiesti dal Dipartimento per la Giustizia.
La sterlina scende al minimo di tre mesi, con la coppia GBP/USD giù dello 0,86% a 1,2866, mentre il cambio USD/CHF resta invariato a 0,9718.
Il gruppo di ricerche di mercato Markit ha reso noto che l’indice PMI sul settore manifatturiero britannico è schizzato a 55,4 il mese scorso, dalla lettura di 53,3 di agosto. Si tratta del massimo dal 2014. Gli analisti avevano previsto un calo a 52,1 ad agosto.
Tuttavia, gli investitori restano cauti dopo le parole di ieri del Primo Ministro britannico Theresa May, decisa a dare il via al processo di uscita dall’Unione Europea entro la fine di marzo.
L’adozione dell’Articolo 50 del Trattato di Lisbona sull’UE darà al Regno Unito due anni di tempo per concludere uno degli accordi più complessi in Europa dai tempi della seconda Guerra Mondiale e ridefinirà i legami del paese con il suo principale partner commerciale.
Il dollaro australiano è forte, con la coppia AUD/USD su dello 0,18% a 0,7673, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,25% a 0,7267.
Intanto, il cambio USD/CAD è in calo dello 0,27% a 1,3091.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,08% a 95,46, dopo aver toccato il massimo di oltre una settimana di 95,89 venerdì.