Investing.com - Il dollaro australiano è salito per la sesta settimana contro la controparte statunitense, fino a toccare un nuovo massimo storico in seguito alle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve Ben Bernanke che non ha dato alcuna indicazione su futuri inasprimenti della politica della banca centrale americana.
AUD/USD ha toccato venerdì 1,0976 il massimo dal 1983, la coppia successivamente si è assestata a 1,0968 alla chiusura degli scambi, in salita del 2,1% rispetto alla settimana.
Sostegno a 1,0850, minimo di giovedì e resistenza a breve termine a 1,10.
Nella sua prima conferenza stampa post-riunione politica di mercoledì, Bernanke ha dichiarato che la banca centrale, che ha lasciato invariati i tassi di interesse, "completerà" il suo programma di acquisto di 600 miliardi di dollari in bond entro la fine di giugno, ma ha dichiarato che la Fed non ha alcuna fretta di stringere la politica monetaria con il mercato del lavoro ancora in "alto mare".
Giovedì il Dipartimento del Commercio ha dichiarato che la crescita economica statunitense è scesa a un tasso dell’1,8% annuo nel primo trimestre, dal 3,1% nei tre mesi precedenti.
Nel frattempo l' “Aussie” è stato spinto dalle dichiarazioni di venerdì del Tesoriere Wayne Swan, il quale ha affermato che la forza della moneta riflette un miglioramento dell'economia e dei prezzi delle materie prime.
I dati pubblicati mercoledì dal governo hanno mostrato che i prezzi al consumo australiani sono saliti dell’1,6% nel primo trimestre, il più grande aumento dal 2006, alimentando le aspettative di aumenti dei tassi da parte della banca centrale quest'anno.
Attualmente i tassi di interesse di riferimento sono del 4,75% in Australia, a fronte di zero negli Stati Uniti, attirando gli investitori alla valuta ad alto rendimento di questa nazione.
Nella prossima settimana i mercati saranno concentrati sui dati USA sull'occupazione non agricola, per valutare il recupero della forza del mercato del lavoro, mentre la Reserve Bank of Australia annuncerà la sua decisione sul tasso di interesse di riferimento nella giornata di martedì.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi e di altri eventi significativi che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 2 maggio
L'Australia rilascerà i dati del governo in materia di indice del prezzo delle abitazioni, un indicatore importante della situazione del settore immobiliare, nonché i dati ufficiali sui prezzi delle materie prime.
L'Institute for Supply Management pubblicherà il suo indice PMI manifatturiero, l’indice dei direttori d’acquisto, un indicatore importante della situazione economica.
Martedì 3 maggio
La RBA annuncerà il suo tasso. La banca pubblicherà anche il suo tasso che discute delle prospettive economiche e offrendo indizi sui risultati delle decisioni future.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sugli ordini di fabbrica, un indicatore anticipatore della produzione.
Mercoledì 4 maggio
Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sui libri paga non agricoli compilata dalla società di ADP elaborazione buste paga, che riporta i dati ufficiali. Nel frattempo, l'Institute for Supply Management pubblicherà il suo indice PMI non manifatturiero. Il paese pubblicherà inoltre i dati governativi sulle scorte di greggio.
Giovedì 5 maggio
L'Australia pubblicherà i dati del governo sulle concessioni edilizie, un indicatore anticipatore dell'attività futura di costruzione, nonché i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio, l'indicatore primario della spesa dei consumatori.
Gli Stati Uniti pubblicheranno il primo rapporto settimanale sulle richieste di disoccupazione, nonché i dati preliminari sul costo del lavoro e sulla produttività. Il paese rilascerà o dati ufficiali sulle scorte di gas naturale. Inoltre giovedì, il presidente della Fed Ben Bernanke parlerà ad un impegno pubblico e le sue dichiarazioni saranno strettamente seguite per eventuali indizi sulla futura direzione della politica monetaria.
Venerdì 6 maggio
La RBA pubblicherà la dichiarazione di politica monetaria che offrirà informazioni preziose sul punto di vista della banca sulle condizioni economiche e l’inflazione.
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con la pubblicazione di dati ufficiali sui libri paga non agricoli, nonché i dati sul tasso di disoccupazione del paese e sul reddito medio.
AUD/USD ha toccato venerdì 1,0976 il massimo dal 1983, la coppia successivamente si è assestata a 1,0968 alla chiusura degli scambi, in salita del 2,1% rispetto alla settimana.
Sostegno a 1,0850, minimo di giovedì e resistenza a breve termine a 1,10.
Nella sua prima conferenza stampa post-riunione politica di mercoledì, Bernanke ha dichiarato che la banca centrale, che ha lasciato invariati i tassi di interesse, "completerà" il suo programma di acquisto di 600 miliardi di dollari in bond entro la fine di giugno, ma ha dichiarato che la Fed non ha alcuna fretta di stringere la politica monetaria con il mercato del lavoro ancora in "alto mare".
Giovedì il Dipartimento del Commercio ha dichiarato che la crescita economica statunitense è scesa a un tasso dell’1,8% annuo nel primo trimestre, dal 3,1% nei tre mesi precedenti.
Nel frattempo l' “Aussie” è stato spinto dalle dichiarazioni di venerdì del Tesoriere Wayne Swan, il quale ha affermato che la forza della moneta riflette un miglioramento dell'economia e dei prezzi delle materie prime.
I dati pubblicati mercoledì dal governo hanno mostrato che i prezzi al consumo australiani sono saliti dell’1,6% nel primo trimestre, il più grande aumento dal 2006, alimentando le aspettative di aumenti dei tassi da parte della banca centrale quest'anno.
Attualmente i tassi di interesse di riferimento sono del 4,75% in Australia, a fronte di zero negli Stati Uniti, attirando gli investitori alla valuta ad alto rendimento di questa nazione.
Nella prossima settimana i mercati saranno concentrati sui dati USA sull'occupazione non agricola, per valutare il recupero della forza del mercato del lavoro, mentre la Reserve Bank of Australia annuncerà la sua decisione sul tasso di interesse di riferimento nella giornata di martedì.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi e di altri eventi significativi che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 2 maggio
L'Australia rilascerà i dati del governo in materia di indice del prezzo delle abitazioni, un indicatore importante della situazione del settore immobiliare, nonché i dati ufficiali sui prezzi delle materie prime.
L'Institute for Supply Management pubblicherà il suo indice PMI manifatturiero, l’indice dei direttori d’acquisto, un indicatore importante della situazione economica.
Martedì 3 maggio
La RBA annuncerà il suo tasso. La banca pubblicherà anche il suo tasso che discute delle prospettive economiche e offrendo indizi sui risultati delle decisioni future.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sugli ordini di fabbrica, un indicatore anticipatore della produzione.
Mercoledì 4 maggio
Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sui libri paga non agricoli compilata dalla società di ADP elaborazione buste paga, che riporta i dati ufficiali. Nel frattempo, l'Institute for Supply Management pubblicherà il suo indice PMI non manifatturiero. Il paese pubblicherà inoltre i dati governativi sulle scorte di greggio.
Giovedì 5 maggio
L'Australia pubblicherà i dati del governo sulle concessioni edilizie, un indicatore anticipatore dell'attività futura di costruzione, nonché i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio, l'indicatore primario della spesa dei consumatori.
Gli Stati Uniti pubblicheranno il primo rapporto settimanale sulle richieste di disoccupazione, nonché i dati preliminari sul costo del lavoro e sulla produttività. Il paese rilascerà o dati ufficiali sulle scorte di gas naturale. Inoltre giovedì, il presidente della Fed Ben Bernanke parlerà ad un impegno pubblico e le sue dichiarazioni saranno strettamente seguite per eventuali indizi sulla futura direzione della politica monetaria.
Venerdì 6 maggio
La RBA pubblicherà la dichiarazione di politica monetaria che offrirà informazioni preziose sul punto di vista della banca sulle condizioni economiche e l’inflazione.
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con la pubblicazione di dati ufficiali sui libri paga non agricoli, nonché i dati sul tasso di disoccupazione del paese e sul reddito medio.