MILANO, 12 marzo (Reuters) - L'effetto Wall Street si è
riverso interamente sui mercati aizonari europero, Milano
inclusa. In una seduta alquanto volatile, con grossi strappi al
rialzo e al ribasso, corrono i titoli del settore energetico e
alcuni bancari. Al palo gli assicurativi.
L'indice S&P/MIB chiude in salita del 2,6%, Mibtel
<.MIBTEL> +2,14%% e ALLSTAR <.ALLST> a +0,54%. Scambi per circa
2 miliardi di euro nel finale.
* Strappa ENEL , +7,72% con volumi intensi, pari a
88 milioni di pezzi a fronte di una media giornaliera di 45
milioni (comparto europeo oil&gas piatto) nel giorno della
presentazione del piano industriale agli analisti. "Un aumento
di capitale così era tutto sommato prevedibile, e la Cassa
depositi e prestiti sottoscriverà la sua parte", dice una
operatrice. "Inoltre i risultati e il piano non hanno deluso, il
dividendo 2008 è stato confermato". Secondo un altro broker a
dare la svolta al titolo sul finale di seduta, "l'ipotesi che i
fondi sovrani libici possano entrare nel capitale nel corso
dell'aumento".
* Toniche A2A e TERNA , in un movimento di
rimbalzo che allinea anche ENI (+2,18%). Aiuta il
comparto anche il balzo del prezzo del petrolio. I due titoli
"avevano sofferto nelle ultime sedute - anche perchè, nel
tentativo di ridurre il sottopeso sulle banche, alcuni fondi
avevano drenato risorse dalle utility", spiega un gestore.
In un comparto tlc europeo (Stoxx <.SXKP> a +1,2%) brilla
ancora TELECOM ITALIA (+5,77%) spinta dal "buy" di
Bofa-Merrill Lynch. "L'upgrade ha fatto il suo gioco, con il
mercato a questi livelli basta poco per muovere i titoli",
sminuisce un operatore. Un trader, infine, ricorda alcune
dichiarazioni del sottosegretario allo sviluppo economico, Paolo
Romani, e il "forte interesse nazionale a puntare su un solo
network, quello di Telecom".
* Contrastate banche e assicurazioni. A fronte dei forte
balzi di UNICREDIT (+6,83%), BANCO POPOLARE
(+7,42%) e MPS (+7,86%), si registra la performance
debole di INTESA SAN PAOLO (-0,12%), con lo Stoxx
europeo del comparto <.SX7P> che sale del 2,7%.
Male anche MEDIOBANCA (-1,95%), GENERALI
(-0,65%) e MEDIOLANUM (-0,58%). Un trader ci vede
un'unica regia in questi ribassi. "Su questi cali fa effetto il
risultato di Mediobanca. Senbra che a vendere sia un unico
ignoto investitore", dice.
* Fra i peggiori del listino BULGARI (-7,24%). Gli operatori
concordano: "(ieri ha diffuso) risultati disastrosi", dice un
trader. "Peggiori delle attese sia i risultati sia l'outlook",
fa eco un altro. Per Citigroup l'Ebit è "ben al di sotto delle
stime", per Credit Suisse anche l'utile netto è "nella parte
bassa del range".
* In calo del 3,76% ATLANTIA . "Pesano ancora i
timori di un taglio del dividendo, nonostante le rassicurazioni
che l'AD (Giovanni Castellucci) ha voluto dare al mercato
(escludendo ogni ipotesi di riduzione del pay out)", dice un
trader.
* FINMECCANICA lascia sul terreno un altro 2,6%,
ancora appesantita dai conti 2008 e dalla revisione peggiorativa
della guidance 2009. Sul titolo Credit Suisse ha tagliato il
target price a 15 euro.
* Deciso balzo di AUTOGRILL (+9,77%) sulla scia dei
risultati e sul no all'aumento di capitale, come ha spiegato a
Reuters il presidente Gilberto Benetton.
* Da segnalare, anche oggi, le vendite su PERMASTEELISA
, -10,5% al nuovo minimo dell'anno e con volumi già pari
a tre volte la media giornaliera dell'ultimo mese.
* Nuovo recupero per TISCALI che chiude in rialzo
del 10,7% "Semplice rimbalzo", sintetizza un operatore.