Investing.com - I futures dell’oro sono in salita nella mattinata odierna, con gli investitori che restano in attesa dei vertici di politica monetaria della Banca Centrale Europea e della Banca d’Inghilterra nel corso della giornata.
I market players attendono per domani il rilascio dei dati relativi all’occupazione USA, nonché i dati economici cinesi che saranno rilasciati venerdì e sabato.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad aprile a 1.583,40 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea, in salita dello 0,55% sulla giornata.
I prezzi sono saliti dello 0,6% nella giornata, al massimo della seduta di 1.584,80 dollari l’oncia troy.
I prezzi dell’oro hanno trovato supporto a breve termine a 1.564,20 dollari l’oncia troy, il minimo dal 1° marzo e resistenza a breve termine a 1.602,20, massimo del 28 febbraio.
Si prevede che la BCE lasci invariati i tassi allo 0,75% giovedì, ma i timori sulle previsioni economiche della regione hanno alimentato la speculazione sulle prospettive di tagli futuri.
La sterlina è scesa al minimo di due anni e mezzo contro il dollaro, in attesa del vertice della Banca d’Inghilterra che si terrà nel corso della giornata, nella speculazione circa il programma di allentamento monetario.
In questo giorno intenso per le banche centrali, lò Banca del Giappone non ha annunciato variazioni all’attuale politica monetaria in conclusione al vertice tenuto oggi, ma il cambio di leadership di fine mese sarà un passo verso misure di allentamento più aggressive, mirate a combattere la deflazione.
I traders dell’oro attendono per domani il rilascio dei dati relativi all’occupazione non agricola negli USA. Nello stesso giorno la Cina rilascerà i dati commerciali di febbraio, seguiti dai dati sull’inflazione e sulla produzione industriale durante il weekend.
La debolezza del dollaro ha spinto il metallo prezioso. L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,15% a 82,44.
I guadagni sono limitati poiché i traders hanno optato per i global equities, vista la ripresa economica statunitense che ha innescato la propensione al rischio.
Il Dow Jones Industrial Average è salito ieri ad un massimo record, spinto dai dati sul terziario statunitense particolarmente positivi.
Sul Comex, l’argento con consegna a maggio ha segnato un aumento dello 0,6% a 28,96 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a maggio è salito dello 0,3% a 3,504 dollari la libbra.
I market players attendono per domani il rilascio dei dati relativi all’occupazione USA, nonché i dati economici cinesi che saranno rilasciati venerdì e sabato.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange ha scambiato i futures dell’oro con consegna ad aprile a 1.583,40 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata europea, in salita dello 0,55% sulla giornata.
I prezzi sono saliti dello 0,6% nella giornata, al massimo della seduta di 1.584,80 dollari l’oncia troy.
I prezzi dell’oro hanno trovato supporto a breve termine a 1.564,20 dollari l’oncia troy, il minimo dal 1° marzo e resistenza a breve termine a 1.602,20, massimo del 28 febbraio.
Si prevede che la BCE lasci invariati i tassi allo 0,75% giovedì, ma i timori sulle previsioni economiche della regione hanno alimentato la speculazione sulle prospettive di tagli futuri.
La sterlina è scesa al minimo di due anni e mezzo contro il dollaro, in attesa del vertice della Banca d’Inghilterra che si terrà nel corso della giornata, nella speculazione circa il programma di allentamento monetario.
In questo giorno intenso per le banche centrali, lò Banca del Giappone non ha annunciato variazioni all’attuale politica monetaria in conclusione al vertice tenuto oggi, ma il cambio di leadership di fine mese sarà un passo verso misure di allentamento più aggressive, mirate a combattere la deflazione.
I traders dell’oro attendono per domani il rilascio dei dati relativi all’occupazione non agricola negli USA. Nello stesso giorno la Cina rilascerà i dati commerciali di febbraio, seguiti dai dati sull’inflazione e sulla produzione industriale durante il weekend.
La debolezza del dollaro ha spinto il metallo prezioso. L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,15% a 82,44.
I guadagni sono limitati poiché i traders hanno optato per i global equities, vista la ripresa economica statunitense che ha innescato la propensione al rischio.
Il Dow Jones Industrial Average è salito ieri ad un massimo record, spinto dai dati sul terziario statunitense particolarmente positivi.
Sul Comex, l’argento con consegna a maggio ha segnato un aumento dello 0,6% a 28,96 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a maggio è salito dello 0,3% a 3,504 dollari la libbra.