Investing.com - I futures del greggio guadagnano terreno questo venerdì, tra le speranze che l’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio annunci tagli alla produzione in occasione del vertice previsto nel corso della giornata.
Il greggio USA con consegna a gennaio si attesta a 41,70 dollari al barile, con un’impennata dell’1,50% sulla giornata..
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a gennaio schizza dell’1,60% a 44,54 dollari al barile.
Il greggio si è rafforzato dopo le ultime notizie secondo cui l’Arabia Saudita, finora determinata a non cambiare idea su un taglio della produzione, potrebbe proporre una riduzione di un milione di barili al giorno se anche altri membri dell’OPEC come l’Iran, l’Iraq e paesi che non ne fanno parte come la Russia e il Messico, faranno lo stesso.
Tuttavia i guadagni restano limitati per via del rafforzamento del dollaro seguito alle parole della Presidente della Federal Reserve Janet Yellen che ha riferito al Congresso che i policymaker della Fed probabilmente voteranno a favore di un aumento dei tassi di interesse in occasione del vertice previsto fra due settimane, salvo gravi problemi per l’economia globale.
“Al momento ritengo che la crescita economica statunitense sarà abbastanza forte per il prossimo anno o i prossimi due da comportare un ulteriore miglioramento del mercato del lavoro”, ha spiegato la Yellen.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,39% a 98,20, staccandosi dal minimo di un mese di 97,60 registrato ieri.
I contratti dei futures del greggio valutati in dollari tendono a scendere in concomitanza al rafforzamento del dollaro, poiché il greggio diventa più costoso per i titolari di altre valute.