Investing.com – L’euro oscilla tra piccoli guadagni e piccole perdite contro il dollaro USA negli scambi di questo mercoledì, in attesa dei dati sull’occupazione e sul manifatturiero USA, mentre gli investitori attendono l’esito del vertice di politica monetaria della Federal Reserve di oggi.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2281, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,2307 in salita dello 0,02%.
Supporto a 1,2224, minimo di lunedì e resistenza a 1,2389, massimo dello scorso giovedì.
I mercati attendono l’esito del meeting di politica monetaria della Federal Reserve di oggi, dopo i dati di ieri che hanno acceso le speculazione verso un nuovo round di allentamento quantitativo.
Negli USA la fiducia dei consumatori è aumentata più del previsto, mentre un report separato ha mostrato che l’attività manifatturiera nell’area di Chicago è aumentata più del previsto.
Gli USA rilasceranno oggi i dati sull’occupazione non agricola mentre l’ISM rilascerà un report sull’attività manifatturiera, in vista dell’annuncio della Fed.
L’euro è sostenuto dall’ottimismo verso il vertice di politica economica della Banca Centrale Europea di giovedì, nella speranza che la banca presenti un piano per contrastare la crisi del debito nella zona euro.
Le aspettative verso un annuncio da parte della BCE di misure per aiutare Spagna e Italia ad abbassare il rendimento dei titoli sono salite dopo che il Presidente BCE Mario Draghi si è impegnato a fare tutto il possibile per preservare la moneta unica.
Stamane il presidente della Bundesbank Jens Weidmann ha dichiarato che i governi hanno sopravvalutato le capacità della BCE ed hanno riposto delle aspettative troppo elevate.
L’euro è in salita contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,31% a 0,7873, in seguito al rilascio dei dati che mostrano che l’attività manifatturiera nel Regno Unito è scesa al passo più veloce degli ultimi 3 anni a luglio.
L’indice Markit/CIPS dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero è crollato a 45,4 a luglio, il minimo dal marzo 2009, contro la lettura rivista al ribasso di giugno di 48,4 e al di sotto delle aspettative per un calo a 48,7.
I dati deboli hanno alimentato le aspettative di un ulteriore allentamento da parte della Banca d’Inghilterra nei prossimi mesi, dopo i dati che hanno mostrato una contrazione dell’economia britannica a giugno, portando la recessione al terzo trimestre.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2281, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,2307 in salita dello 0,02%.
Supporto a 1,2224, minimo di lunedì e resistenza a 1,2389, massimo dello scorso giovedì.
I mercati attendono l’esito del meeting di politica monetaria della Federal Reserve di oggi, dopo i dati di ieri che hanno acceso le speculazione verso un nuovo round di allentamento quantitativo.
Negli USA la fiducia dei consumatori è aumentata più del previsto, mentre un report separato ha mostrato che l’attività manifatturiera nell’area di Chicago è aumentata più del previsto.
Gli USA rilasceranno oggi i dati sull’occupazione non agricola mentre l’ISM rilascerà un report sull’attività manifatturiera, in vista dell’annuncio della Fed.
L’euro è sostenuto dall’ottimismo verso il vertice di politica economica della Banca Centrale Europea di giovedì, nella speranza che la banca presenti un piano per contrastare la crisi del debito nella zona euro.
Le aspettative verso un annuncio da parte della BCE di misure per aiutare Spagna e Italia ad abbassare il rendimento dei titoli sono salite dopo che il Presidente BCE Mario Draghi si è impegnato a fare tutto il possibile per preservare la moneta unica.
Stamane il presidente della Bundesbank Jens Weidmann ha dichiarato che i governi hanno sopravvalutato le capacità della BCE ed hanno riposto delle aspettative troppo elevate.
L’euro è in salita contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in salita dello 0,31% a 0,7873, in seguito al rilascio dei dati che mostrano che l’attività manifatturiera nel Regno Unito è scesa al passo più veloce degli ultimi 3 anni a luglio.
L’indice Markit/CIPS dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero è crollato a 45,4 a luglio, il minimo dal marzo 2009, contro la lettura rivista al ribasso di giugno di 48,4 e al di sotto delle aspettative per un calo a 48,7.
I dati deboli hanno alimentato le aspettative di un ulteriore allentamento da parte della Banca d’Inghilterra nei prossimi mesi, dopo i dati che hanno mostrato una contrazione dell’economia britannica a giugno, portando la recessione al terzo trimestre.