- L'inflazione colpisce anche i titoli di Stato
- Futuro incerto per Europa ed Euro
Il mercato dei Bond europei presenta una situazione molto delicata. In seguito alla riunione della Banca Centrale Europea sono esplosi i rendimenti sui Bond governativi, in particolare quelli dei Paesi periferici.
La situazione si è aggravata ulteriormente a causa dell’inflazione negli Stati Uniti che ha raggiunto i massimi da quarant’anni. Ciò che ne è conseguito è stata l'esplosione dei rendimenti di titoli di Stato. Il decennale italiano, per esempio, è salito sopra al 4% di rendimento, nonostante in tassi della BCE siano ancora in negativo.
Segnali negativi anche sui mercati secondari delle obbligazioni europee, dove si sono visti un allargamento degli spread e una riduzione di liquidità, cosa che accade quando gli investitori faticano a credere nella solidità dei Paesi su cui investono.
"Il problema nasce dalle mancate riforme di alcuni Paesi dell’Eurozona - continua Davide Chiantore -, la causa principale sono le divergenze di competitività economica fra i vari Paesi di efficienza fiscale, organizzativa e burocratica".
Anche la situazione dell'Italia appare incerta: da qui alla fine dell’estate il Belpaese deve allocare 130 miliardi per poter rinnovare il debito in scadenza, questo causerà un rialzo dei costi per il funding del paese, dunque un'ulteriore tendenza all’indebitamento. "La speranza - rivela Chiantore - è che vengano fatte al più presto delle riforme strutturali, soprattutto nei Paesi periferici come Italia, Grecia, Spagna e Francia. In mancanza di queste riforme il divario tenderà ad aumentare come successo negli anni scorsi e la situazione non migliorerà".