Investing.com – Nel 2024 la consulenza finanziaria indipendente festeggia i 20 anni dal suo arrivo in Italia.
In questo arco di tempo il panorama del risparmio gestito si è trasformato radicalmente e il modello fee-only fully independent, un servizio “solo a parcella”, slegato da banche e da intermediari finanziari, si è sviluppato, riuscendo con il tempo a conquistare sempre più clienti e professionisti decisi a intraprendere questo tipo di carriera. Tant’è che se, in base all’ultima relazione annuale Ocf (Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari), in 4 anni il numero di cf abilitati è diminuito del 6,79%, la consulenza indipendente ha vissuto un trend opposto, con i cf autonomi iscritti all’albo che nel 2022 sono saliti a 575 dai 428 del 2021. E a fine aprile 2024 i numeri continuano a salire, con i consulenti indipendenti che sono a circa 650 (divisi più o meno a metà tra chi lavora in proprio e chi all’interno delle SCF), mentre le SCF sono 80 contro le 49 presenti nel 2021.
Chi ha contribuito in prima persona alla nascita e sviluppo della categoria in Italia è Luca Mainò, fondatore di Consultique e vicepresidente di AssoSCF, oltre che board member di FPSB Italia e NAFOP, con cui Investing.com Italia ha fatto quattro chiacchiere in occasione del Salone del Risparmio 2024.
Dott. Mainò, quali sono le novità per il mondo del risparmio gestito emerse dal Salone del risparmio 2024?
Anno dopo anno continuo a notare un costante miglioramento dei contenuti proposti. Da un lato cresce il coinvolgimento proattivo degli addetti ai lavori e dall’altro sale l’interesse per il mondo della consulenza finanziaria da parte dei giovani e di molti studenti.
In particolare, c’è stato un forte afflusso di persone verso lo stand Nafop e AssoSCF - le due associazioni che coinvolgono consulenti indipendenti e società di consulenza indipendente - con domande specifiche su come diventare consulenti indipendenti, come aprire una SCF e su cosa significhi dedicarsi a questa nuova professione.
Nella nostra conferenza, grazie alla partecipazione di consulenti indipendenti e titolari di società di consulenza, abbiamo approfondito casi pratici di pianificazione per generare benessere e serenità per le famiglie che rappresentano il vero obbiettivo nell'erogazione del nostro servizio.
Se l’anno scorso si parlava di recessione, tra fine 2023 e inizio 2024 i mercati hanno vissuto un rally inatteso e ora prevale la Fomo, la paura di aver perso opportunità di rendimento. Come si adatta la pianificazione finanziaria ai mutamenti imprevisti?
La pianificazione è un processo che ovviamente tiene conto anche delle variabili macro, ma parte prima di tutto dai bisogni del cliente, organizzando le sue risorse e finalizzandole in base ai suoi specifici obiettivi. Per questo, la sua peculiarità è quella di essere sganciata dagli alti e bassi dei mercati finanziari.
Del resto, sappiamo benissimo che l’asset allocation è uno degli elementi fondamentali della pianificazione per arrivare al rendimento.
L’obiettivo è quello di navigare sui mercati essendo costantemente sul pezzo ma sempre con una logica di medio-lungo periodo. Soprattutto prendendo in considerazione tempistica e tipologia degli obiettivi definiti con il cliente. È questo il vantaggio dell’essere indipendenti ed è quello che viene apprezzato da chi ci sceglie.
Quali sono i principali fattori legati all’attualità dei mercati da tenere in conto per l’asset allocation?
A un certo punto si pensava che quest'anno l'inflazione venisse domata. In realtà non è così scontato, soprattutto negli Stati Uniti, e i tagli ai tassi d’interesse sono stati ritardati. A questo punto, la discussione relativa ad aumentare in maniera significativa la duration dell’obbligazionario, che sembrava scontata fino a poco fa, non è più così definita, ma bisogna ancora prestare molta attenzione nella sua gestione.
Per quanto riguarda la parte azionaria notiamo spunti interessanti soprattutto sui tematici. Ci sono dei temi di investimento di ampio respiro che possono rappresentare all'interno una strategia di asset allocation la parte più satellite e ovviamente nell’ultimo anno, come dimostrato anche dalle conferenze del Salone del risparmio, la scena se la stanno prendendo i temi legati all’intelligenza artificiale e alla cyber security per cui prevediamo sviluppi molto interessanti in futuro.
Quali sviluppi prevede per il settore del risparmio gestito?
L'esplosione a cui abbiamo assistito negli ultimi due anni per la domanda di consulenza indipendente si sta consolidando. Sono i clienti che, premiando la trasparenza, portano il mercato in generale verso una consulenza più oggettiva e sempre più indipendente. Non guardo esclusivamente a noi che seguiamo questo modello da più di vent'anni e abbiamo il requisito dell'indipendenza soggettiva alla base della nostra figura, ma mi riferisco anche alla consulenza finanziaria fatta dagli intermediari e dalle banche. Da un lato la regulation sta spingendo verso trasparenza e maggiore attenzione ai conflitti di interesse, dall'altro gli stessi intermediari hanno capito che conviene andare in questa direzione. Se il consulente offre un servizio sempre più trasparente e chiaro, riuscirà a ottenere risultati migliori in termini di engagement e soddisfazione del cliente.