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Apertura in calo di Wall Street dopo combo banche centrali

Pubblicato 16.12.2022, 15:48
Aggiornato 16.12.2022, 15:46
© Reuters.

Di Liz Moyer

Investing.com - I titoli azionari statunitensi sono in calo tra i timori che le azioni aggressive della Federal Reserve per contenere l’inflazione spingano l’economia verso una recessione.

Alle 15.40 CET, il Dow Jones Industrial Average è sceso di 210 punti, pari allo 0,6%, mentre l’S&P 500 è sceso dello 0,6% e il NASDAQ Composite è sceso dello 0,3%. Gli indici si sono avviati verso il secondo calo settimanale consecutivo e il primo dicembre negativo in quattro anni.

Questa settimana, la Fed ha segnalato che i tassi di interesse rimarranno più alti per un periodo più lungo e che non ha finito di aumentare i tassi e di mantenerli più a lungo. La Fed ha persino indicato che il tasso di riferimento probabilmente salirà oltre il 5% l’anno prossimo, un livello superiore a quello previsto dagli investitori solo poche settimane fa.

Ora si prevede che il tasso di riferimento salga al 5,1% l’anno prossimo, come ha dichiarato la Fed, un livello che non viene raggiunto dal 2007. La crescita del prodotto interno lordo dovrebbe rallentare, secondo la Fed, e la disoccupazione dovrebbe aumentare.

Sebbene la Fed abbia rallentato il ritmo l’aumento dei tassi a mezzo punto percentuale, non si prevede che smetta di aumentarli l’anno prossimo. Il mercato prevede almeno due aumenti di almeno un quarto di punto ciascuno il prossimo anno.

Oggi gli investitori dovranno assimilare i nuovi dati su produzione e servizi. I dati di giovedì hanno mostrato che vendite al dettaglio sono scese a novembre più del previsto, mentre il mercato del lavoro ha continuato a mostrare forza con un calo inaspettato delle richieste di disoccupazione.

Le azioni di Adobe Systems Incorporated (NASDAQ:ADBE) sono salite del 6% dopo che la società ha pubblicato una previsione di utile per il primo trimestre superiore alle aspettative.

Il petrolio è in forte calo. Il greggio WTI è sceso del 3,4% a 73,50 dollari al barile, mentre il greggio Brent è sceso del 3,3% a 78,57 dollari al barile. I future dell’oro è salito dello 0,3% a 1792 dollari.

Ultimi commenti

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non succede nulla. dovrebbe crollare tutto
perché dovrebbe farlo? han detto quello che il mercato si aspettava, cioè aumento di 50ptb e l'inflazione è scesa oltre le aspettative. Tutto questo rosso non ha senso,non c'è stata nessuna notizia che non fosse già stata scontata dal mercato
ma se siamo sui massimi senza motivo
ma quali massimi ma ti droghi?!!!!
che se ne vadano a f....i banchieri centrali. Prima drogano il mercato e poi lo strozzano. Specialmente la super incompetente Lagarde
Debito a 2700 miliardi. Spread Grecia a 208. Ormai siamo davvero gli ultimi in Europa. Non c'è molto da dire.
Quante contraddizioni nel mondo della finanza. I burattinai muovono i fili a loro piacimento, spesso non dicono niente poi d'improvviso decidono mettendo in ginocchio l'economia reale. Vogliono la morte delle imprese alimentando lo spauracchio di una inflazione che si alimenta solo per le loro dichiarazioni distruttive. Il petrolio è sceso ed è il primo dato per dimostrare che l'inflazione è in calo così come sta crollando il prodotto interno lordo e sta diminuendo la domanda di petrolio. Se per abbattere l'inflazione il Pil dovrà diminuire l'atterraggio non sarà affatto morbido. La disoccupazione aumenterà sempre più, diminuiranno gli investimenti azionari e ad arricchirsi saranno solo coloro che, senza neanche mettrsi in gioco, potranno fruire di di interessi alti per i loro alti capitali che prima erano parcheggiati ed improduttivi. Un conto deposito vincolato offre un 4% lordo lontano da rischi..
Parassiti invece di aumentare i tassi cercate di creare lavoro
Ormai ci stanno mettendo sul lastrico maledetti schifosi
sono due parassiti
ormai siamo arrivati! vediamo che scusa troveranno una volta arrivati al 5%...
ogni giorno sempre la stessa cosa ma bastaaa
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