Investing.com - Aprono in forte ribasso i mercati azionari europei questo venerdì, ancora in fermento dopo la decisione della Banca del Giappone di lasciare invariata la politica monetaria, mentre gli investitori attendono la pubblicazione dei dati sull’inflazione nella zona euro previsti nel corso della giornata.
Negli scambi della mattinata europea, l’EURO STOXX 50 segna -1,45%, il francese CAC 40 crolla dell’1,59%, mentre il tedesco DAX 30 registra un crollo dell’1,30%.
Il sentimento si è indebolito in seguito alla decisione di ieri della BoJ di non apportare modifiche alla politica economica, contro le aspettative dei mercati di ulteriori misure di allentamento monetario.
La BoJ ha lasciato il tasso di deposito a -0,1% e gli acquisti di stimolo a 80 mila miliardi di yen l’anno. Ha inoltre rinviato i dati previsti per raggiungere l’obiettivo di inflazione al 2%.
La decisione ha seguito di un giorno quella della Federal Reserve di mantenere i tassi di interesse invariati vicino allo zero, senza fornire molte indicazioni sui futuri aumenti dei tassi.
Negativi i titoli finanziari, con le francesi Societe Generale (PA:SOGN) e BNP Paribas (PA:BNPP) giù dello 0,80% e dell’1,39%, mentre in Germania Commerzbank (DE:CBKG) e Detusche Bank scendono dello 0,90% e del 2,09%.
Tra le banche periferiche, in Italia Intesa Sanpaolo (MI:ISP) scende dello 0,48%, mentre in Spagna BBVA (MC:BBVA) e Banco Santander (MC:SAN) crollano rispettivamente dell’1,05% e dell’1,15%.
Tra le notizie sugli utili, Sanofi (PA:SASY) ha riportato un aumento delle vendite nel primo trimestre, confermando le previsioni per l’intero anno fiscale, ma il titolo è comunque crollato dell’1,92%.
La compagnia di telecomunicazioni spagnola Telefonica (MC:TEF) scende dello 0,84% dopo aver dichiarato che gli utili core sono crollati del 6,7% nel primo trimestre.
Puma SE (DE:PUMG) ha riportato un’impennata del 3,7% delle vendite nel primo trimestre, ma il titolo è comunque sceso dello 0,24%.
A Londra, il FTSE 100 crolla dell’1%, per via delle perdite di Rolls-Royce (LON:RR) Holdings, che registra un crollo del 2,09% dopo che l’amministratore delegato della compagnia ha chiesto di identificare ulteriori tagli da effettuare all’inizio della settimana.
Al ribasso anche i titoli del settore finanziario, con Barclays (LON:BARC) in calo dello 0,77% e Lloyds Banking (LON:LLOY) giù dello 0,91%, mentre Royal Bank of Scotland (LON:RBS) e HSBC Holdings (LON:HSBA) crollano rispettivamente dell’1,23% e dell’1,96%.
Stamane, RBS ha dichiarato che le perdite sono salite a 968 milioni di sterline nel primo trimestre dai 459 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente.
I titoli del settore minerario sono misti. Randgold Resources (LON:RRS) sale dello 0,63% e Rio Tinto (LON:RIO) segna +0,56%, mentre Anglo American (LON:AAL) e Glencore (LON:GLEN) scendono rispettivamente dello 0,17% e dello 0,18%.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura in calo. I futures Dow Jones Industrial Average scendono dello 0,11%, i futures S&P 500 sono in calo dello 0,16%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano -0,27%.