Versione originale di David Wagner – traduzione a cura di Investing.com
Investing.com - Come al solito, Apple (NASDAQ:AAPL) è riuscita a sorprendere con le rivelazioni fatte durante la sua conferenza autunnale di ieri. Ma questa volta, le sorprese sono arrivate in un settore che di solito non è una delle priorità dell'azienda: la competitività dei prezzi.
Il prezzo del new entry iPhone è stato fissato a 699 dollari, 50 dollari in meno rispetto alle previsioni di molti analisti, nel tentativo di stimolare una minore crescita delle vendite e facilitare la penetrazione del mercato cinese.
Va ricordato che l'ultimo trimestre ha visto le vendite di iPhone crollare di quasi il 12%, ma aveva fatto meglio del previsto in Cina. L'azienda aveva attribuito il risultato meno peggiore delle attese a prezzi più bassi e accordi di acquisizione che hanno dimostrato che potrebbe avere successo nel paese grazie a prezzi più bassi rivisti.
"Crediamo che i prezzi più bassi dell'iPhone 11 e del programma di scambio contribuiranno a promuovere gli aggiornamenti, soprattutto in Cina", spiega Angelo Zino, analista CFRA, in una nota pubblicata a seguito degli annunci di Apple (NASDAQ:AAPL).
D'altra parte, Patrick Moorhead di Moor Insights & Strategy è più prudente, credendo che la mancanza di un'opzione di connettività 5G sull'iPhone 11 danneggerà le vendite in Cina.
Prezzi inferiori al previsto anche nei servizi
Per quanto riguarda il business dei servizi Apple (NASDAQ:AAPL), gli investitori sono stati sorpresi anche dal posizionamento dei prezzi dell'azienda, compreso il nuovo servizio di streaming Apple TV+ a 4,99 dollari al mese, rispetto ai 7,99-9,99 dollari previsti dagli analisti.La notizia ha colpito immediatamente le quote di streaming di rivali come Netflix (NASDAQ:NFLX) e Walt Disney. Lo streaming di Netflix costa 8,99 dollari al mese, e Disney prevede di addebitare 6,99 dollari al mese per il suo servizio di streaming Disney+ che sarà lanciato entro la fine dell'anno.Tuttavia, Apple si assume un rischio con i suoi prezzi più bassi: i costi di produzione di contenuti leader sono molto elevati, come gli investitori di Netflix hanno visto per anni. Durante il suo ultimo trimestre, Netflix ha riferito che i suoi obblighi di streaming content ammontano a 18,5 miliardi di dollari.D'altra parte, il prezzo più basso lascia pensare che Apple sia ben consapevole di non poter competere con le librerie di contenuti come quelle di Netflix e Disney.Si noti che un abbonamento di un anno ad Apple TV+ sarà offerto agli acquirenti di nuovi iPhone, iPad, Mac e Apple TV.Infine, la conferenza di ieri ha rivelato che TV+ di Apple farà il suo debutto il 1° novembre su Mac e alcune smart TV di Samsung e successivamente su Amazon (NASDAQ:AMZN), e sulle piattaforme Fire TV, Roku, LG, Sony e Vizio.Conclusione
Dopo aver avviato da diversi mesi uno spostamento strategico verso una struttura dei ricavi che pone maggiore enfasi sui servizi, per compensare il rallentamento delle vendite di iPhone, Apple (NASDAQ:AAPL) ha dimostrato ieri ancora una volta la sua capacità di mettere in discussione i fondamenti stessi della sua strategia.
Conosciuta per la produzione di prodotti di alta gamma, l'azienda della mela sembra ora cercare di attrarre consumatori con prezzi più moderati, piuttosto che concentrarsi sulla qualità "a tutti i costi".
Questo potrebbe aiutarla a guadagnare più quote di mercato in Cina, ma anche a penetrare il mercato indiano, dove l'iPhone ha solo una presenza simbolica.
D'altro canto, questa strategia può avere alcunis vantaggi per la società. Prezzi iPhone 11 più bassi e prezzi Apple (NASDAQ:AAPL) TV+ più bassi del previsto potrebbero influenzare i margini, un problema sul quale Tim Cook dovrà probabilmente riferire agli investitori e agli analisti nelle prossime settimane.
Tuttavia, in questa fase, la logica permette di stimare un aumento delle vendite, ma la redditività potrebbe rinsentirne. Resta da vedere se l'azienda sarà in grado di realizzare una crescita soddisfacente degli utili in questo contesto.