MILANO (Reuters) - UniCredit (MI:CRDI) resta in sella alla classifica delle banche italiane per attivi tangibili ma la distanza dall'inseguitrice Intesa Sanpaolo (MI:ISP) è destinata a erodersi per la politica di alleggerimento degli asset non strategici perseguiti dal Ceo Jean Pierre Mustier.
Secondo il rapporto "Le principali società italiane" curato dall'area studi di Mediobanca (MI:MDBI), che fotografa i bilanci 2018 di 422 banche italiane, UniCredit è in testa tra le banche italiane con 828 miliardi di euro di attivi tangibili, in calo dello 0,7% rispetto al 2017, tallonata da vicino da Intesa Sanpaolo con 778,6 miliardi.
La cessione e il deconsolidamento della quota di FinecoBank (MI:FBK) lo scorso luglio toglie agli attivi di UniCredit circa 25 miliardi, secondo i dati 2018 del rapporto.
Nella classifica al terzo posto, ben distanziata dalle prime due, Cassa Depositi e Prestiti con 370 miliardi di attivi, Banco Bpm (MI:BAMI) (159,2 miliardi), Banca Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) (130,3 miliardi) e Ubi Banca (MI:UBI) (123,6 miliardi).
La classifica si rovescia se si guarda al risultato dell'esercizio 2018: Intesa è prima con un utile netto di poco più di 4 miliardi, seguita da UniCredit con 3,9 miliardi. Banca Popolare di Bari è il fanalino di coda del campione con 420 milioni di perdite nel 2018, preceduta da Banca Carige (MI:CRGI) (-273 milioni).
Nell'ultimo biennio Intesa batte UniCredit con 11,4 miliardi di utili contro 9,36 miliardi, mentre il fanalino di coda spetta a Mps con 3,2 miliardi di perdite.
A livello generale il rapporto mostra il continuo miglioramento del cost/income che scende al 66,9% a fine 2018 dal 75,1% dell'anno prima con le banche commerciali (65,9%) che fanno meglio di Bcc (75,1%) e popolari (72,3%).
In crescita i ricavi (+2,1%) grazie alla dinamica del margine di interesse (+6,1%) a fronte di commissioni in calo (-1,5%) e ricavi da trading pressoché stabili.
Con un utile aggregato di 10,6 miliardi il Roe 2018 del sistema è stato del 5,4%.
In calo la forza lavoro e gli sportelli: nel 2018 il numero dei dipendenti bancari è sceso di 9.000 unità, portando il totale dell'ultimo decennio a 51.000, mentre sono stati chiusi 2.000 sportelli (8.000 in meno negli ultimi 10 anni).
(Gianluca Semeraro, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia)