Di Peter Nurse
Investing.com – I prezzi del petrolio sono saliti questo giovedì, sostenuti da dati sull’occupazione solidi, dal calo delle scorte di greggio USA e dalle aspettative di un aumento della domanda.
Alle 9:10 AM ET (1510 CEST), i future del greggio USA erano in salita dell’1,3% a 69,47 al barile, mentre i future del Brent erano in salita dell’1,2% a 72,44 dollari al barile.
I future della benzina RBOB erano in salita dell’1,5% a 2,1434 dollari al gallone.
I dati rilasciati questo giovedì hanno mostrato che le nuove richieste di sussidio USA sono scese di 14.000 la scorsa settimana a 340.000, il minimo da marzo 2020, mentre i licenziamenti sono scesi al livello più basso degli ultimi 24 anni ad agosto.
La notizia ha sostenuto il mercato del greggio ed ha suggerito che è in corso una buona ripresa dell’economia alla quale far seguito un aumento della domanda energetica.
Le scorte di greggio sono scese di 7,2 milioni di barili la scorsa settimana, secondo i dati dell’EIA di mercoledì, e il picco della domanda della stagione è previsto per questo weekend.
“Tuttavia, l’interesse maggiore è rivolto alla domanda di prodotti raffinate”, si legge in una nota di ING, che “avrebbero dovuto toccare il massimo storico di 22,8 milioni di barili al giorno, superando il massimo precedente di 22,4 milioni di barili al giorno toccato nel 2018. Questa domanda più forte riflette un aumento delle scorte prima dell’uragano Ida”.
Molte raffinerie restano chiuse a causa dell’uragano, e almeno milioni di barili al giorno sono ancora offline, secondo il regolatore USA.