Investing.com - Il dollaro è salito al massimo di quasi un anno rispetto al franco svizzero venerdì, le rinnovate preoccupazioni per la salute del settore bancario europeo e la crisi del debito della zona euro hanno fatto lievitare la domanda di valuta rifugio.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9579 venerdì, il massimo dal 17 febbraio 2011, la coppia successivamente si è attestata a 0,9549, in salita dell’1,50% sulla settimana.
Sostegno a 0,9410, minimo del 5 gennaio e resistenza a 0,9579, massimo di venerdì scorso.
Il sentimento del rischio è stato colpito venerdì dai timori per la situazione turbolenta del debito sovrano degli stati della zona euro, nonché dai segni di debolezza nel settore bancario della regione che hanno oscurato i dati migliori del previsto sull’occupazione USA, mandando il biglietto verde in salit.
Il Dipartimento del Lavoro statunitense ha dichiarato che le buste paga non agricole sono aumentate di 200.000 nel mese di dicembre contro un rivisto 100.000 del mese precedente e superando le aspettative per un aumento di 150.000. Il tasso di disoccupazione è sceso inaspettatamente all’8,5%, il livello più basso dal febbraio 2009.
Sempre venerdì, i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPC svizzero è sceso inaspettatamente nel mese di dicembre, con un calo dello 0,2% dopo una flessione dello 0,2% del mese precedente. Gli analisti avevano previsto che l’IPC rimanesse piatto a dicembre.
I dati sono arrivati dopo che un rapporto ha mostrato che in Svizzera le riserve in valuta estera sono salite a 254,2 miliardi di franchi svizzeri nel mese di dicembre contro i 231,6 miliardi del mese precedente.
Il biglietto verde ha trovato sostegno all'inizio della settimana dopo che la Francia ha venduto 4,02 miliardi di bond a 10 anni in un'asta che si è riunito con la domanda solida ma a rendimenti più elevati.
Per la Francia si intravede la possibilità di un downgrade della sua tripla A di rating nelle prossime settimane, dopo essere stata messa sotto osservazione negativa dalle agenzie di rating Standard & Poors e Fitch nel mese di dicembre, tra le preoccupazioni per la gestione della crisi finanziaria nella zona euro.
L'asta francese ha seguito di un giorno l'asta tedesca di titoli a 10 anni, che ha trovato una domanda da parte degli investitori inferiore alla media.
La domanda per il biglietto verde è stata inoltre incrementata dai timori sulla forza del settore bancario della zona euro, intensificatasi dopo la notizia che giovedì i depositi overnight presso la Banca centrale europea avevano raggiunto un nuovo record di 455 miliardi di euro, indicando che le banche europee rimangono restie a concedere prestiti tra loro.
Nel frattempo, il presidente della Banca nazionale svizzera Philipp Hildebrand è stato sospettato dai media locali di utilizzazare delle conoscenze privilegiate a suo vantaggio.
Venerdì scorso, il presidente svizzero Eveline Widmer-Schlumpf ha dichiarato che il governo ha preso nota di due relazioni che affermano che Hildebrand non ha agito contro la legge o regolamenti della banca centrale e, quindi, che restarà in carica.
Nella prossima settimana, gli investitori terranno strettamente sotto osservazione l’incontro tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel Lunedi in cerca di qualche segno di progresso nella risoluzione crisi del debito che interessa l’area da due anni.
Francia, Grecia, Germania, Italia e Spagna hanno in programma di tenere le aste del debito pubblico, mentre la BCE terrà la sua prima riunione di politica di definizione del nuovo anno.
Inoltre la prossima settimana, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulle vendite al dettaglio e fiducia dei consumatori.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti potranno incidere sui mercati.
Lunedì 9 gennaio
La Svizzera pubblicherà i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio.
Nel corso della giornata, Dennis Lockhart, membro
Del Federal Open Market Committee terrà un intervento.
Martedì 10 gennaio
Negli Stati Uniti i membri del FOMC John Williams e Sandra Pianalto terranno un intervento.
Mercoledì 11 gennaio
Gli Stati Uniti produrranno i dati ufficiali sulle scorte di greggio, mentre la Federal Reserve rilascerà il suo Beige Book. Inoltre, parlerà il membro del FOMC Dennis Lockhart.
Giovedì 12 gennaio
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio e le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione. Il paese pubblicherà inoltre i dati governativi sulle scorte, un indicatore delle spese future, seguita da una relazione sul saldo di bilancio federale.
Venerdì 13 gennaio
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con i dati sulla bilancia commerciale, nonché i dati del governo sui prezzi all'importazione. Inoltre, l'Università del Michigan rilascerà i dati preliminari sulle aspettative di inflazione e la fiducia dei consumatori, un indicatore anticipatore della spesa dei consumatori.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9579 venerdì, il massimo dal 17 febbraio 2011, la coppia successivamente si è attestata a 0,9549, in salita dell’1,50% sulla settimana.
Sostegno a 0,9410, minimo del 5 gennaio e resistenza a 0,9579, massimo di venerdì scorso.
Il sentimento del rischio è stato colpito venerdì dai timori per la situazione turbolenta del debito sovrano degli stati della zona euro, nonché dai segni di debolezza nel settore bancario della regione che hanno oscurato i dati migliori del previsto sull’occupazione USA, mandando il biglietto verde in salit.
Il Dipartimento del Lavoro statunitense ha dichiarato che le buste paga non agricole sono aumentate di 200.000 nel mese di dicembre contro un rivisto 100.000 del mese precedente e superando le aspettative per un aumento di 150.000. Il tasso di disoccupazione è sceso inaspettatamente all’8,5%, il livello più basso dal febbraio 2009.
Sempre venerdì, i dati ufficiali hanno mostrato che l’IPC svizzero è sceso inaspettatamente nel mese di dicembre, con un calo dello 0,2% dopo una flessione dello 0,2% del mese precedente. Gli analisti avevano previsto che l’IPC rimanesse piatto a dicembre.
I dati sono arrivati dopo che un rapporto ha mostrato che in Svizzera le riserve in valuta estera sono salite a 254,2 miliardi di franchi svizzeri nel mese di dicembre contro i 231,6 miliardi del mese precedente.
Il biglietto verde ha trovato sostegno all'inizio della settimana dopo che la Francia ha venduto 4,02 miliardi di bond a 10 anni in un'asta che si è riunito con la domanda solida ma a rendimenti più elevati.
Per la Francia si intravede la possibilità di un downgrade della sua tripla A di rating nelle prossime settimane, dopo essere stata messa sotto osservazione negativa dalle agenzie di rating Standard & Poors e Fitch nel mese di dicembre, tra le preoccupazioni per la gestione della crisi finanziaria nella zona euro.
L'asta francese ha seguito di un giorno l'asta tedesca di titoli a 10 anni, che ha trovato una domanda da parte degli investitori inferiore alla media.
La domanda per il biglietto verde è stata inoltre incrementata dai timori sulla forza del settore bancario della zona euro, intensificatasi dopo la notizia che giovedì i depositi overnight presso la Banca centrale europea avevano raggiunto un nuovo record di 455 miliardi di euro, indicando che le banche europee rimangono restie a concedere prestiti tra loro.
Nel frattempo, il presidente della Banca nazionale svizzera Philipp Hildebrand è stato sospettato dai media locali di utilizzazare delle conoscenze privilegiate a suo vantaggio.
Venerdì scorso, il presidente svizzero Eveline Widmer-Schlumpf ha dichiarato che il governo ha preso nota di due relazioni che affermano che Hildebrand non ha agito contro la legge o regolamenti della banca centrale e, quindi, che restarà in carica.
Nella prossima settimana, gli investitori terranno strettamente sotto osservazione l’incontro tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel Lunedi in cerca di qualche segno di progresso nella risoluzione crisi del debito che interessa l’area da due anni.
Francia, Grecia, Germania, Italia e Spagna hanno in programma di tenere le aste del debito pubblico, mentre la BCE terrà la sua prima riunione di politica di definizione del nuovo anno.
Inoltre la prossima settimana, gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sulle vendite al dettaglio e fiducia dei consumatori.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti potranno incidere sui mercati.
Lunedì 9 gennaio
La Svizzera pubblicherà i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio.
Nel corso della giornata, Dennis Lockhart, membro
Del Federal Open Market Committee terrà un intervento.
Martedì 10 gennaio
Negli Stati Uniti i membri del FOMC John Williams e Sandra Pianalto terranno un intervento.
Mercoledì 11 gennaio
Gli Stati Uniti produrranno i dati ufficiali sulle scorte di greggio, mentre la Federal Reserve rilascerà il suo Beige Book. Inoltre, parlerà il membro del FOMC Dennis Lockhart.
Giovedì 12 gennaio
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio e le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione. Il paese pubblicherà inoltre i dati governativi sulle scorte, un indicatore delle spese future, seguita da una relazione sul saldo di bilancio federale.
Venerdì 13 gennaio
Gli Stati Uniti chiuderanno la settimana con i dati sulla bilancia commerciale, nonché i dati del governo sui prezzi all'importazione. Inoltre, l'Università del Michigan rilascerà i dati preliminari sulle aspettative di inflazione e la fiducia dei consumatori, un indicatore anticipatore della spesa dei consumatori.