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Borse Asia-Pacifico piatte ma pesano incertezza Usa, prezzi materie prime

Pubblicato 07.12.2017, 08:33
Aggiornato 07.12.2017, 08:40
© Reuters. Una cerimonia all'SGX, la borsa di Singapore, lo scorso 30 novembre

7 dicembre (Reuters) - Le borse della regione Asia-Pacifico sono oggi sostanzialmente piatte, con l'incertezza sulla politica Usa e i cali nel prezzo del rame e del petrolio che tengono molti investitori ai margini, anche se c'è qualche rimbalzo nel settore tech.

** Alle 8,20 circa l'indice regionale MSCI, che non comprende la borsa giapponese, segna +0,05% a 543,68 punti. TOKYO ha chiuso in rialzo dell'1,45%, dopo il forte calo di ieri.

Il MSCI ha perso quasi il 5% dopo aver toccato, lo scorso 23 novembre, i massimi da 10 anni.

Gli investitori aspettano l'atto finale sulla riforma fiscale negli Usa, dove c'è il rischio di uno shutdown delle attività di governo se il Congresso non riuscirà a trovare un accordo sulle spese.

Ma ci sono anche timori sulle possibili ripercussioni violente in Medio Oriente dopo il riconoscimento di Gerusalemme, da parte degli Usa, come capitale dello stato di Israele.

"Direi che i mercati stanno vivendo una salutare correzione, dopo i rally degli ultimi tre o sei mesi. Non penso che ci sia bisogno di farsi prendere dal panico", dice Hirokazu Kabeya, chief global strategist di Daiwa Securities.

Intanto, i prezzi del petrolio restano sostanzialmente sui minimi da due settimane dopo il forte calo di ieri. Il prezzo del rame, considerato un barometro della salute economica globale, dato il suo ampio uso nell'industria, è calato pesantemente negli ultimi giorni, suscitando timori sulle previsioni di crescita.

"Quando si guarda alla crescita della produzione industriale cinese e al prezzo del rame sugli ultimi 10 anni, si potrebbe dire che il rame sembra ancora un po' costoso. Non sarei sorpreso di assistere a un ulteriore calo del prezzo se gli investitori si rendono conto della possibilità di un rallentamento nella produzione della Cina", dice Makoto Noji, senior strategist di SMBC Nikko Securities.

** SEUL tocca i minimi da due mesi, mentre i rendimenti dei titoli di Stato sono in rialzo e la moneta locale è stabile. L'indice è comunque a +22% circa per quest'anno.

** SYDNEY chiude per la prima volta positiva dopo tre sedute in calo, grazie ai titoli finanziari, all'immobiliare, alla sanità e ai materiali estrattivi.

** SHANGHAI chiude in calo dello 0,7% a causa delle prese di profitto, mentre HONG KONG è in leggero rialzo dopo una seduta in gran parte piatta. Prada perde invece quasi l'1,8%.

** SINGAPORE perde lo 0,5% circa, sesta seduta negativa su sette. Pesano le perdite dei titoli industriali e finanziari, che offuscano i guadagni dell'immobiliare.

© Reuters. Una cerimonia all'SGX, la borsa di Singapore, lo scorso 30 novembre

** TAIWAN perde lo 0,4%, mentre MUMBAI rimbalza e guadagna lo 0,6% circa grazie ai titoli bancari.

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